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Cavese, mister Agovino: "Non sapevo niente di Manzo e De Rosa"

di Marco Pompeo
© Foto Michele Mastrobuoni

Interviene anche il tecnico della Cavese Massimo Agovino, e lo fa per il tramite dell'avvocato Massimiliano Di Matteo, in merito alle polemiche generatesi dalle dichiarazioni di Monorchio e Vertolomo circa il sospetto, nato da alcuni sms che sarebbero pervenuti ai due circa la "malafede" di Manzo e De Rosa per la gara contro la Gelbison.

“La scelta di schierare i calciatori De Rosa e Manzo, il primo capitano-bandiera  e capocannoniere della squadra, l’altro difensore con il più alto rendimento in organico, è dettata esclusivamente da motivi tecnici.  Il messaggio inviatomi dal geom. Giovanni Monorchio, presidente della U.S.D. Cavese, a pochi minuti prima dell’inizio della gara tra Gelbison e Cavese durante la fase di riscaldamento degli stessi calciatori, in cui mi chiedeva di non schierarli, è stato da me interpretato come una volontà personale del Presidente non suffragata da quei motivi gravi sbandierati successivamente sui quotidiani e per i quali il sottoscritto doveva immediatamente esserne portato a conoscenza. Ci tengo a ribadire con fermezza la mia totale estraneità  da quanto riportato da siti e dai quotidiani nelle ore successive alla partita, e come mia consuetudine da quando alleno in questo mondo, oltre quindici anni, non ha mai accettato influenze esterne nella scelta degli undici calciatori da schierare in campo, pagando a volte la mia coerenza con licenziamenti anticipati senza valida motivazione. Il sottoscritto, nonostante i due mesi e mezzo senza retribuzione, rimarrà al suo posto svolgendo il proprio ruolo con la serietà e la tenacia che lo contraddistingue solo ed esclusivamente nel rispetto dei calciatori sui quali ha e dai quali riceve piena fiducia e per la tifoseria che mi è stata sempre vicina anche nei momenti difficili”.

Il tecnico Agovino, contestualmente si riserva di agire per le vie legali a difesa anche della sua dignità e reputazione restando a completa disposizione degli organi di giustizia sportiva nel caso in cui  lo ritenesse opportuno per eventuali spiegazione in merito.


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