Casarano: bisogna adeguare il "Capozza" agli standard della Serie C

La gioia per la storica promozione in Serie C del Casarano potrebbe essere offuscata da un problema non di poco conto: l'adeguamento dello stadio Giuseppe Capozza agli standard richiesti dalla Lega Pro. Una corsa contro il tempo che, se non completata entro agosto, potrebbe costringere la squadra salentina a disputare il prossimo campionato, o parte di esso, lontano dal proprio campo di casa.
Come riporta Tuttocalciopuglia.it, il Comune e la società presieduta da Antonio Filograna-Sergio stanno collaborando intensamente per scongiurare lo scenario di un "esilio" forzato che priverebbe la squadra del sostegno dei propri tifosi. Tuttavia, la situazione presenta diverse complessità, tra cui l'attuale gestione provvisoria dell'impianto e gli elevati costi degli interventi necessari.
Per ottenere l'omologazione, lo stadio Capozza necessita di numerosi interventi strutturali:
Realizzazione di un nuovo spogliatoio per le terne arbitrali (anche femminili) e di una nuova sala antidoping
Ampliamento della sala stampa fino a 60 postazioni per giornalisti e media
Rifacimento delle panchine, che dovranno contenere almeno 21 posti
Installazione di cartelloni pubblicitari luminosi e dinamici
Potenziamento dell'illuminazione a minimo 500 lumen
Sostituzione dei seggiolini della gradinata con modelli dotati di schienale di almeno 60 cm
Il sindaco ha già annunciato che i lavori inizieranno immediatamente dopo l'ultima giornata di campionato, ma tutto dipenderà dalla disponibilità economica. Mentre l'amministrazione comunale è alla ricerca dei fondi necessari, la società rossazzurra si è dichiarata disponibile a contribuire finanziariamente, a condizione di ottenere una gestione dell'impianto per un periodo compreso tra i 20 e i 25 anni.
La sfida è quindi duplice: trovare le risorse economiche e completare i lavori in tempo utile per l'inizio della stagione 2025-2026 in Serie C.