Bellazzini difende l'attacco del Siena: «Al Ghiviborgo non faceva gol solo Gori, credo che possiamo migliorare questo aspetto»
L’allenatore del Siena, Tommaso Bellazzini, è intervenuto in sala stampa alla vigilia della trasferta contro il Montevarchi, analizzando il momento delicato della squadra e individuando gli aspetti su cui focalizzarsi per uscire dalla crisi di risultati, pur riconoscendo i miglioramenti nelle prestazioni.
Bellazzini ha insistito sulla necessità di mantenere la calma e l'obiettività nell'analisi del momento attuale. L'imperativo è «cercare di rimanere lucidi, di analizzare le prestazioni per quello che sono, senza farci condizionare dai risultati».
Il tecnico bianconero ha ribadito ai suoi giocatori il netto miglioramento nel gioco: «Veniamo da due delle migliori partite dall’inizio dell’anno sul piano della prestazione, quelle con Grosseto e Seravezza, l’ho rimarcato ai ragazzi». Questo dato di fatto contrasta con i risultati altalenanti di novembre, un mese che il tecnico ha diviso in due: le sfide meno positive (Ghiviborgo, San Donato e Foligno) e quelle in cui il Siena è stato «superiore agli avversari» (Grosseto, Prato e Seravezza).
Il problema principale risiede nella fase offensiva e nella concretezza sotto porta. Nonostante il lavoro costante sulla finalizzazione, manca quel "quid" per sbloccarsi. «Credo che serva un episodio che possa aiutare i ragazzi a sbloccarsi. È un fattore emotivo, dobbiamo essere bravi e poi ad avere un po’ più di freddezza e cinismo».
Riguardo al reparto offensivo, Bellazzini ha fatto un esempio per sottolineare come il gol debba essere distribuito tra tutti. «Al Ghiviborgo non faceva gol solo Gori. Nottoli ne ha fatti 13 per esempio, c’erano anche altri che segnavano». L'allenatore ha piena fiducia nei suoi uomini: «I giocatori del reparto offensivo non stanno vivendo un momento positivo in fase realizzativa, ma credo che possano migliorare questo tipo di aspetto».
Se l'attacco è poco cinico, la difesa si è fatta inaspettatamente vulnerabile, un elemento di rottura rispetto alle prime fasi della stagione. «Abbiamo detto spesso che nelle prime dieci partite le gare rimanevano in equilibrio e poi riuscivamo a sbloccarla. Ora i gol li regaliamo e li prendiamo dal nulla, questo complica tutto». Quando ciò accade, ha aggiunto il tecnico, «gli avversari vanno dalla parte in cui vogliono andare, tutto si mette su un binario sbagliato».
Bellazzini ha toccato la questione delicata dei portieri, ribadendo la fiducia in tutti i suoi elementi. Sebbene la partenza di Michielan abbia cambiato gli equilibri, il tecnico si è rifiutato di puntare il dito contro chiunque: «È chiaro che con Michielan avevamo un certo equilibrio, ma non punto il dito contro nessuno. In un ruolo così delicato viene a mancare quel tipo di certezza in questo momento lo abbiamo un po’ pagato». Ha comunque lodato i portieri Paolucci e Testoni, definendoli «professionisti seri» e pronti all'occorrenza.
Un accenno particolare è stato dedicato a Di Vincenzo, che ha attraversato un periodo difficile. «Ha sofferto, ma questo è il percorso che deve fare, è dalla sofferenza che si impara». Fortunatamente, il morale del ragazzo è migliorato con il passare dei giorni.
Sull'avversario di domani, il Montevarchi, l'allenatore ha messo in guardia sul livello di motivazione degli aquilotti. «È una gara difficile perché loro sono in lotta salvezza. Hanno grande carica agonistica per l’obiettivo, squadra giovane». Dalle analisi video e statistiche, Bellazzini è convinto che il Montevarchi meriti di più: «Stanno raccogliendo meno di quello che meritano, stanno subendo meno di quello che concedono, non meritano la classifica che hanno».
Infine, parlando delle critiche che hanno accompagnato il momento negativo, il tecnico è stato lapidario: «Fanno parte del mestiere e vanno accettate. Non è una cosa che mi piace sentire, ma cerco di fare del mio meglio, mi auguro che possano passare».