Arezzo, Carfora: "Età media e regola sugli under incostituzionali... quando un giovane è bravo gioca sempre"
Ha lasciato la Lega Pro ed il Pontedera dopo tre lunghi anni di reciproche soddisfazioni e con 35 primavere alle spalle ha sposato il progetto dell'Arezzo. Il centrocampista Davide Carfora (35) si è concesso al taccuino del collega di Tmw Stefano Sica per una lunga intervista, ecco quanto evidenziato dalla nostra redazione: "Sono contento. L'Arezzo è una società importante, quando vieni qui la categoria non conta, ho parlato con il direttore Diomede ed il tecnico Mezzanotti che mi volevano e non è stato difficile trovare l'accordo. L'intesa è stata raggiunta velocemente. C'era stato anche un contatto col Tuttocuoio, svanito quasi subito". Duro il centrocampista quando l'argomento diventa la nuova regola sull'età media in Lega Pro: "Se vogliamo, questa è una normativa pure peggiore di quella degli under. Ed anche incostituzionale perché fa fuori un'intera fascia di età. In sostanza, dai 28 ai 35 anni si farà fatica a trovare squadra tra i professionisti. Eppure un atleta inizia ad entrare nel pieno della maturità proprio intorno ai 27-28 anni. Ho fatto tanti campionati di C, giocando con regolarità e penso in maniera soddisfacente. E dispiace vedersi emarginati improvvisamente per questi motivi. Queste regole non penalizzano soltanto noi, ma anche la qualità generale dei campionati. E il divario tra la Lega Pro e la serie B è destinato ad aumentare. I giovani, quando sono bravi e meritano, giocano sempre. Il Pontedera ne è un esempio: a parte pochi over, il resto del gruppo era composto da under. E in tanti giocavano perché davvero avevano qualità".