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Angri, riecco Scorsini: «Bisogna tirare fuori gli attributi»

di Cristo Ludovico Papa
Fonte: US Angri

Dopo il suo ritorno alla guida della squadra, l'allenatore Antonio Scorsini si trova a gestire un Angri notevolmente trasformato, con una posizione in classifica delicata e una rosa ancora in fase di completamento. Con soli 13 punti all'attivo e diverse partite da recuperare, il tecnico ha un obiettivo ben definito: restituire fiducia alla squadra, potenziare l'organico e affrontare con risolutezza i prossimi incontri cruciali.

Si riparte dal 24 novembre, con 13 punti in classifica ma con tante gare in meno. Scorsini riparte con una squadra diversa e ancora da completare

“Prima di tutto volevo ringraziare di cuore tutti i tifosi che mi hanno accolto e mi hanno dato tutto il loro sostegno. Questo mi fa enormemente piacere. Ringrazio il presidente Niutta, il vicepresidente Rosolino, il direttore Lanzione ed ogni altro componente della società. Volevo salutare mister Di Nola, persona perbene. Ci eravamo sentiti alla mia uscita chiedendomi notizie e ieri al mio rientro l’ho chiamato io perché la delicatezza, l’onestà e la serietà paga sempre. Purtroppo noi allenatori facciamo un mestiere meraviglioso ma molto difficile e complicato e gli rinnovo un grande in bocca al lupo per la sua carriera. Adesso la situazione è totalmente diversa da quella che avevo lasciato perché paradossalmente sono rimasti i 13 punti che avevo fatto io, il mio staff e tutti i ragazzi, ma avevo lasciato una classifica che in quel momento era in linea con i programmi iniziali ed eravamo fuori dalla zona playout anche se con tante squadre vicine. È chiaro che non mi sarei mai aspettato un tracollo del genere, non mi sarei mai aspettato che l’Angri dopo un mese e mezzo dal mio addio si trovasse ad un punto dalla retrocessione diretta. C’è da scalare una montagna ed io sono un lottatore. Tutti insieme, società, staff, calciatori e soprattutto la nostra magnifica tifoseria, ci dobbiamo stringere per cercare di superare e scalare questa montagna, poi i conti li faremo alla fine”.

Che gruppo ha trovato, cosa ha detto alla squadra

“Ho trovato una squadra quasi radicalmente cambiata con tante facce nuove, con tanti ragazzi che sono arrivati nell’ultimo periodo. Ho trovato uno spogliatoio triste e deluso. Però questo è il momento, perché quando il gioco si fa duro gli uomini veri iniziano a giocare. Ho detto alla squadra che se vogliamo fare questo girone H, che è il più difficile di tutta la serie D, bisogna tirare fuori gli attributi. La casacca dell’Angri è una casacca particolarmente viscerale, o si sente questo amore o non si può dare il massimo. Quindi ho cercato di stimolare il gruppo cercando di entrare nella testa dei ragazzi in queste poche ore che mi separano dalla delicatissima partita contro l’Ugento. Dobbiamo tirare fuori il massimo, è questo che chiedo e soprattutto è quello che chiedono i nostri tifosi: sputare sangue per la maglietta”.

In emergenza si deve rinforzare la squadra confrontandosi con un calendario che propone tre confronti diretti, tre gare che potranno definire il futuro dell’Angri in questo campionato

“Abbiamo dei ruoli a mio avviso scoperti. Abbiamo dei punti chiave dove necessitiamo di calciatori con più esperienza. Però io sono abituato ad allenare il gruppo che ho, quindi in questo momento siamo con la società alla ricerca di profili importanti che ci possano fare alzare l’esperienza e la qualità di questa squadra, per uscire da questo momento delicatissimo. E’ chiaro che adesso abbiamo delle partite in sequenza, sono degli scontri diretti, veri antipasti play out. A me piace giocare gara dopo gara partendo dalla delicata sfida casalinga contro l’Ugento che si è rinforzato molto. Un Ugento che ha cambiato pelle inserendo dei calciatori di qualità. Adesso quello che conta è alzare la testa perché si viene da sette sconfitte consecutive e il calcio mi insegna che esistono i momenti difficili, ma il calcio mi insegna pure che dai momenti difficili escono fuori gli uomini ed io voglio che questo gruppo di calciatori diventi presto un gruppo di uomini veri”.


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