«Andreucci non è in discussione»: Taibi si prende tutte le responsabilità del ko della Pistoiese
Il post-partita della Pistoiese contro il Desenzano è stato caratterizzato dalle parole del Direttore Sportivo Massimo Taibi, che ha scelto di presentarsi ai microfoni della stampa. La scelta non è casuale: Taibi ha voluto subito chiarire la sua posizione e quella della società dopo l'ennesimo passo falso, arrivato per di più contro una diretta avversaria nella lotta per la salvezza.
Un momento non positivo: l'assunzione di responsabilità
Con tono schietto, il dirigente ha immediatamente messo in chiaro chi detiene la responsabilità principale del momento difficile che sta attraversando la squadra. «Oggi parlo io, perché sono il primo responsabile di questa squadra e di questi risultati», ha affermato Taibi, marcando una linea decisa e tutelando l'ambiente. La sconfitta, subita in un match cruciale, ha lasciato l'amaro in bocca e ha generato una forte delusione, pienamente percepita dal Direttore Sportivo. «È una sconfitta che fa male perché arrivata con una diretta concorrente», ha aggiunto, comprendendo il malcontento della piazza.
Nonostante il dolore per il risultato, Taibi ha espresso piena comprensione per la reazione dei tifosi. «Condivido la contestazione perché c’è tanta delusione», ha dichiarato. Tuttavia, ha subito sottolineato che il suo ruolo richiede un approccio pragmatico e orientato alla soluzione, piuttosto che alla ricerca di un capro espiatorio. «Il mio ruolo, però, mi impone di trovare soluzioni e non colpevoli in un momento non positivo come questo», ha spiegato, invitando tutti a mantenere la lucidità.
Il tecnico non è in discussione e la necessità di intervenire
Uno dei punti focali della conferenza stampa è stato il futuro della guida tecnica. Taibi ha spento immediatamente ogni voce riguardante un possibile esonero, confermando la fiducia nell'attuale allenatore. «Il Mister? Andreucci non è in discussione», ha ribadito. Secondo il Direttore Sportivo, i momenti di crisi non devono sfociare in una "caccia alle streghe" ma, al contrario, devono stimolare la squadra a ritrovare la via del successo. «In questi momenti bisogna essere lucidi: non c’è da fare la caccia al colpevole, ma da tornare a vincere e convincere», ha chiosato il dirigente.
Nonostante il pessimismo dilagante, Taibi ha voluto ricordare che la stagione è ancora lunga e che la situazione è tutt'altro che compromessa, soprattutto considerando il periodo. «Dico anche che siamo a dicembre, e nessuna squadra ha mai vinto o perso un campionato in questo periodo», ha detto. Questa convinzione lo porta a guardare avanti con la certezza di poter intervenire in maniera efficace. «C’è tempo e modo di intervenire e svoltare, tornando subito a fare punti».
L'involuzione della squadra: il mistero del secondo tempo
Analizzando la partita, Taibi ha evidenziato una netta differenza di rendimento tra le due frazioni di gioco. A un primo tempo che lo ha soddisfatto, in cui gli arancioni hanno controllato il gioco e creato diverse opportunità per segnare, ha fatto seguito una ripresa disastrosa. «Oggi tra il primo e il secondo tempo c’è stata una grossa differenza. Nei primi quarantacinque minuti abbiamo comandato le operazioni creando diverse palle gol, ma nella ripresa la squadra non è entrata in campo», ha ammesso con amarezza.
Proprio questa flessione inspiegabile è l'elemento che preoccupa maggiormente la dirigenza e sul quale si concentreranno gli sforzi di analisi. Il Direttore Sportivo si è detto intenzionato a comprendere le ragioni del calo generale della prestazione, che non riguarda solo la singola gara. «Dobbiamo capire perché in questo mese la squadra ha avuto un’involuzione», ha concluso Taibi, focalizzando l'attenzione sul periodo recente come la chiave per risolvere i problemi attuali e ripartire.