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Akragas, il pres. Deni: «Siamo vigili e attenti: vogliamo capire cosa succede»

di Redazione Notiziario del Calcio

L'Akragas subisce una pesante sconfitta nel derby contro la CastrumFavara, alimentando preoccupazioni sulla forma della squadra. Il patron Giuseppe Deni non nasconde la sua delusione e annuncia una riflessione profonda sul momento difficile del club.

«Abbiamo perso meritatamente, siamo stati surclassati dalla CastrumFavara: pochi tiri in porta, siamo ancora a zero punti», ammette Deni, riconoscendo la superiorità degli avversari. Il presidente esprime perplessità sulle prestazioni recenti della squadra: «Non sappiamo come mai questa squadra non riesca ad esprimersi al meglio, come fatto nel match di coppa Italia: non dico che siamo in crisi ma certo servirà riflettere su questo momento e già da martedì avremo un confronto con lo staff».

Deni sottolinea la netta differenza di prestazione rispetto agli avversari: «I nostri avversari sono stati superiori - ha esordito - anche fisicamente. Serve una riflessione, dopo tre giornate abbiamo zero punti in classifica: pochissimi i tiri in porta nelle tre partite, serve attenzionare questa situazione».

Nonostante la fiducia nell'organico, il patron non nasconde la sua preoccupazione per il calo di forma dopo la Coppa Italia: «L'organico è di tutto rispetto, dopo la Coppa Italia la flessione della squadra è diventata preoccupante».

Deni lancia un appello ai tifosi chiedendo supporto in questo momento difficile: «Chiedo ai tifosi di starci vicino, siamo vigili e attenti: vogliamo capire cosa succede». Pur confermando la fiducia nell'allenatore, il presidente non esclude possibili interventi: «Qualcosa succederà, l'allenatore gode della fiducia e la riconfermo: è chiaro, però, che qualcosa dovrà accadere. Magari interverremo sul mercato, martedì dopo la riflessione tireremo le somme».

Infine, Deni analizza la partita, evidenziando le difficoltà incontrate contro la CastrumFavara: «La CastrumFavara ha aggredito il match - ha concluso - impostandolo sulla corsa: noi abbiamo sofferto il loro ritmo e su questo servirà riflettere».


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