Acireale, Morelli dopo il 2-2 con la Vibonese: «Ho trovato gruppo unito che sa cosa vuole»
L'ultima giornata del 2025 regala all'Acireale un pareggio dal sapore agrodolce. Al termine di una sfida combattuta contro la Vibonese, disputata tra le mura amiche dello stadio Aci e Galatea, i padroni di casa hanno acciuffato il 2-2 finale ribaltando uno svantaggio di due lunghezze che sembrava compromettere definitivamente l'esito dell'incontro. La seconda frazione di gioco si è svolta in condizioni meteorologiche difficili, con la pioggia protagonista assoluta sul terreno di gioco.
Per Claudio Morelli si tratta del primo risultato sulla panchina granata, un punto che apre ufficialmente il suo percorso alla guida della squadra siciliana e che lascia sensazioni contrastanti nell'ambiente. Se da un lato il carattere mostrato nella rimonta testimonia la presenza di risorse mentali importanti, dall'altro permangono evidenti problemi di continuità che dovranno essere affrontati con urgenza nelle prossime settimane.
Terminato il confronto con i calabresi, il nuovo allenatore dell'Acireale ha affrontato le domande della stampa esprimendo un giudizio articolato sulla prestazione dei suoi. "Il primo tempo è stato negativo per il risultato, nel secondo ho sistemato qualcosina, ma quello che mi è piaciuto di più è stata la reazione. Avremmo potuto mollare e non reagire, ma non è quello che voglio dalla mia squadra", ha dichiarato Morelli, sottolineando immediatamente l'aspetto che ritiene più significativo dell'incontro.
Il tecnico non ha nascosto le proprie ambizioni in termini di regolarità di rendimento, elemento che considera fondamentale per costruire una squadra competitiva: "Non mi interessa essere da 10 in una partita e da 2 in quella successiva: bisogna avere equilibrio. Ho trovato un gruppo unito che sa cosa vuole ottenere".
Le parole di Morelli tracciano con chiarezza la direzione che intende imprimere al suo lavoro: costruire una formazione capace di esprimersi su livelli costanti, evitando quegli sbalzi prestazionali che spesso caratterizzano le squadre in difficoltà di classifica. La capacità di reagire dopo lo svantaggio rappresenta certamente un segnale incoraggiante, ma il tecnico è consapevole che questo non basta per invertire la rotta in maniera definitiva.
Tra gli aspetti emersi nell'intervento post-gara, particolare rilievo assume il riferimento alla scarsa affluenza di pubblico sugli spalti dello stadio Aci e Galatea. Una questione che Morelli non ha voluto eludere, affrontandola con realismo ma anche con la speranza di poter contare su un maggior sostegno nelle prossime uscite casalinghe.
"Vedere lo stadio con così poche persone non ci aiuta. I tifosi sono l'anima del calcio e con loro a supportarci potremmo ottenere risultati diversi", ha affermato il tecnico, riconoscendo implicitamente come il fattore campo possa rappresentare una risorsa preziosa nella lotta per la risalita in classifica.
Morelli ha mostrato comprensione verso la delusione che può aver allontanato parte della tifoseria dalle tribune: "Capisco la situazione, sta a noi riportarli dalla nostra parte tramite i risultati". Un messaggio chiaro che individua nella squadra la principale responsabilità nel ricostruire il rapporto con i sostenitori, attraverso prestazioni convincenti e risultati concreti.
L'appello dell'allenatore si inserisce in un contesto tipico delle squadre che attraversano momenti di difficoltà: la distanza tra tifosi e squadra rischia di alimentare un circolo vizioso, mentre il sostegno popolare potrebbe invece costituire quella spinta emotiva capace di fare la differenza nei momenti cruciali delle partite.
Dal punto di vista strettamente tecnico, l'incontro con la Vibonese ha evidenziato le criticità già note della formazione granata, in particolare nella gestione dei primi 45 minuti. Lo svantaggio di due reti maturato nella prima frazione ha messo a dura prova le certezze della squadra, chiamata a una reazione d'orgoglio per evitare l'ennesima sconfitta stagionale.
La ripresa ha visto un Acireale diverso, determinato a non lasciare campo agli avversari nonostante le condizioni climatiche avverse. La pioggia battente ha reso il terreno pesante e scivoloso, complicando le manovre di entrambe le formazioni, ma i padroni di casa hanno saputo trovare le energie necessarie per completare la rimonta.
Gli aggiustamenti tattici operati da Morelli nell'intervallo hanno evidentemente sortito l'effetto sperato, consentendo alla squadra di riequilibrare il confronto e di strappare un punto che, pur non risolvendo i problemi di classifica, rappresenta quantomeno un segnale di vitalità dopo un periodo complicato.
Il pareggio interno contro la Vibonese costituisce il primo tassello del percorso che Morelli intende costruire alla guida dell'Acireale. Il nuovo corso parte da basi fragili, con una posizione di classifica che impone di accelerare i tempi per costruire una squadra capace di competere con continuità.
Le dichiarazioni del tecnico delineano un progetto ambizioso ma realistico: puntare sull'equilibrio, sulla compattezza del gruppo e sulla capacità di mantenere alta la concentrazione per tutti i novanta minuti. Elementi che possono sembrare scontati ma che, nei fatti, rappresentano spesso il discrimine tra squadre capaci di raggiungere la salvezza e formazioni destinate a soffrire fino alla fine.
La coesione interna che Morelli dice di aver trovato nello spogliatoio rappresenta una base importante, ma dovrà essere alimentata da risultati concreti per non svanire di fronte alle inevitabili difficoltà che il prosieguo del campionato presenterà. Il tecnico ha lanciato un messaggio chiaro anche alla piazza: serve pazienza, ma anche fiducia nel lavoro che verrà svolto.
Il cammino verso la risalita in classifica passa necessariamente attraverso la conquista di punti preziosi, preferibilmente davanti al proprio pubblico. Per questo motivo, il richiamo ai tifosi affinché tornino a riempire gli spalti non è solo un auspicio, ma una necessità concreta per una squadra che ha bisogno di ritrovare entusiasmo e fiducia nei propri mezzi.
Il nuovo anno si aprirà con sfide impegnative e l'Acireale dovrà dimostrare di aver metabolizzato gli insegnamenti di questa prima uscita sotto la gestione Morelli, trasformando la capacità di reazione mostrata contro la Vibonese in una caratteristica stabile del proprio gioco.