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Vicenza, Stefano Rosso svela il segreto del primato: «Ecco perché questa squadra è più forte»

di Redazione Notiziario del Calcio

Il cammino del Vicenza in questa prima parte di stagione ha radici profonde, nate da una precisa strategia societaria e da un rapporto con la piazza che si è rinsaldato nel tempo. Stefano Rosso, intervenuto durante la Charity Dinner ai microfoni di Tva, ha analizzato con estrema lucidità il percorso compiuto finora dai biancorossi, soffermandosi sulla metamorfosi tecnica e caratteriale di una squadra che oggi viaggia a ritmi altissimi.

Guardando ai 46 punti conquistati nel girone d'andata, Rosso non nasconde l'orgoglio per quanto costruito: «Negli ultimi anni siamo stati accompagnati dal rammarico per non aver centrato il traguardo finale, ma siamo pienamente consapevoli di aver intrapreso un cammino di valore. Sappiamo bene che nel calcio fare bene a volte non basta, ma oggi ci siamo messi nelle condizioni ideali per guardare avanti con fiducia». Una fiducia che deriva anche da un mercato estivo ragionato, volto a dare concretezza alla rosa di mister Vecchi. «Abbiamo provato a supportare l'allenatore allestendo un organico magari meno scintillante dal punto di vista del puro talento, ma certamente più solido e strutturato per le battaglie della Serie C. Se abbiamo perso qualcosa in qualità, lo abbiamo sicuramente guadagnato in solidità e compattezza. Il fatto che i ragazzi abbiano creato subito un gruppo affiatato ha fatto il resto, portando i risultati che tutti vediamo».

Tra i momenti chiave del girone d'andata, la proprietà individua nella trasferta contro il Monza un vero e proprio spartiacque per la mentalità del gruppo. «In quella partita abbiamo acquisito la certezza della nostra forza e capito come si vincono le sfide in questa categoria. Quest'anno, a differenza del passato, siamo riusciti spesso a rimontare situazioni di svantaggio, dimostrando di saper lottare ogni domenica per ottenere il massimo».

Un capitolo fondamentale del discorso di Stefano Rosso riguarda il legame viscerale con la tifoseria, un rapporto che ha attraversato momenti difficili prima di arrivare all'idillio attuale. «Chi arriva a Vicenza deve rendersi conto di trovarsi in una piazza straordinaria. Il clima che respiriamo oggi è il frutto del lavoro degli ultimi anni. Siamo partiti tra contestazioni e striscioni polemici, ma abbiamo avuto la forza di non mollare mai. È lo stesso messaggio che ho trasmesso ai calciatori: dobbiamo continuare a camminare insieme ai nostri sostenitori, che reputo i migliori in assoluto. Non li cambierei con nessun'altra tifoseria al mondo».

In vista dell'ultima sfida dell'anno solare, il richiamo al pubblico è forte e diretto: «Vedere il Menti così coinvolto è meraviglioso. Credo che il nostro segreto sia questa unità d'intenti che si è creata tra tutte le componenti. Il mio auspicio è di chiudere il 2025 cantando insieme allo stadio, per questo chiedo a tutti di esserci contro la Triestina». Infine, un plauso alla linea verde del club, con molti ragazzi del vivaio stabilmente nel giro della prima squadra: «Vedere i frutti dei nostri investimenti nel settore giovanile è una grande soddisfazione e la conferma che stiamo lavorando nella direzione corretta».


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