Turris, scontro aperto tra Carriola e Colantonio. Futuro dei corallini sempre più a rischio
La Turris è nuovamente al centro di una tempesta perfetta. A pochi giorni dalla scadenza del 16 dicembre, data entro cui il club deve saldare i debiti con i tesserati per evitare la radiazione dal campionato, lo scontro tra l'attuale presidente Ettore Capriola e l'ex presidente Antonio Colantonio rischia di compromettere definitivamente il futuro della storica società corallina.
Un botta e risposta infuocato - Le dichiarazioni rilasciate ai media dalle due parti in causa delineano uno scenario di profonda divisione e di mancata collaborazione. Capriola, pur apprezzando l'apertura di Colantonio alla collaborazione, sottolinea la necessità di agire con immediatezza per trovare una soluzione concreta e garantire la continuità del progetto sportivo. Colantonio, dal canto suo, ribadisce la necessità di un impegno concreto da parte dell'attuale dirigenza e sottolinea l'importanza di pianificare con largo anticipo le operazioni di salvataggio di una società come la Turris.
Le cause della crisi - Le difficoltà economiche della Turris sono note da tempo. La pandemia da Covid-19, unita ad una gestione societaria non sempre lineare, ha messo a dura prova le finanze del club. La mancata risoluzione dei problemi finanziari rischia ora di portare alla radiazione dalla Serie C, con conseguenze disastrose per la città di Torre del Greco e per tutti i tifosi corallini.
Le conseguenze di un'eventuale radiazione - La radiazione della Turris Calcio avrebbe ripercussioni pesanti sull'intero movimento calcistico locale. La scomparsa di una società storica come la Turris rappresenterebbe una perdita inestimabile per il calcio campano e avrebbe ripercussioni negative sull'intero tessuto sociale della città di Torre del Greco.
Le possibili soluzioni - Per evitare lo scenario peggiore, è necessario che le parti in causa trovino al più presto un accordo. Una possibile soluzione potrebbe essere quella di creare un consorzio di imprenditori locali disposti a investire nella Turris. Un'altra ipotesi potrebbe essere quella di trovare un nuovo investitore disposto a rilevare la società e a garantire la sua continuità.