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Turris, il ds Primicile: «Lavoriamo alla risoluzione con due calciatori»

di Redazione NotiziarioCalcio.com
Fonte: tuttoturris

Il dietrofront di Colantonio, tornato saldamente in sella dopo i tentennamenti di inizio estate, è coinciso con la piena conferma di tutto il suo staff, incluso anche chi ha sempre ha definito come il suo braccio destro, vale a dire Rosario Primicile, ora direttore sportivo a tutti gli effetti della Turris, dopo aver  conseguito il patentino abilitante della FIGC.

Lo stesso Primicile, nel corso di una lunga intervista rilasciata al portale Il Mattino.it, ha trattato vari argomenti, cominciando proprio dall’immediato post campionato: “Non mi sono mai realmente allontanato dalla Turris, per due importanti motivi. Il primo è che avevo un contratto in scadenza il 30 giugno, ragion per cui c’erano impegni a cui necessariamente dovevo far fronte. L’altro è naturalmente il presidente Colantonio, cui mi lega un rapporto che va ben oltre il calcio. Non potevo agire vigliaccamente nei suoi confronti, defilandomi non appena finito il campionato. Nonostante la situazione si presentasse complicata, ho continuato a credere che potessero esserci concrete prospettive di crescita per la Turris e ci ho lavorato, per quanto possibile. Poi la famiglia Colantonio ha rinsaldato legame e impegno con il club, quindi rieccomi. Oggi rappresento il direttore sportivo ed ho tutta l’intenzione di svolgere al meglio il mio ruolo per quella che è la mia sfera di competenza: è questo uno degli aspetti che ho inteso chiarire col presidente prima ancora di cominciare”.

Sul passato Primicile ammette: “Si è obiettivamente fatta un po’ di confusione in ambito dirigenziale e questo ha inevitabilmente generato errori tecnici a cascata che abbiamo rischiato di pagare caro. Va anche detto, però, che se la Turris di oggi riparte da pedine come Fasolino, Miceli, Frascatore, Zampa, Contessa, Rizzo, Giannone e Maniero, vuol dire che qualcosa di buono è stato fatto anche in una situazione difficile come quella legata alla passata stagione".

Sull’esonero di Fontana e l’arrivo di Caneo: “Già dopo il primo incontro fra il presidente e mister Fontana si era capito che quel rapporto non avrebbe avuto futuro. Troppo diverse le prospettive. È stato a quel punto che Colantonio mi ha chiesto di sondare altri profili per non farci trovare impreparati nel caso quella previsione di rottura si fosse materializzata. Da qui, il primo incontro ufficioso con Bruno Caneo, sostanzialmente per sondare la sua disponibilità. Riscontrata la sua apertura nei confronti della Turris, ho atteso i tempi dovuti e poi impresso la dovuta accelerata per ripartire con un nuovo progetto tecnico. Un progetto di cui oggi siamo tutti contenti in città".

Sugli esuberi: “Lavoriamo alla risoluzione anche con Maldonado e Taugourdeau. Non si discute il loro valore, però diciamo che ad oggi non sono funzionali al progetto Caneo".

 Sugli obiettivi per la prossima stagione: “Vogliamo salvarci riducendo sensibilmente il carico di sofferenza patito nella passata stagione, valorizzando i giovani su cui abbiamo puntato. Guardando più in là, vogliamo realizzare una importante e costante crescita professionale e tecnica, che investa tutte le componenti del mondo Turris: lo dimostra il triennale offerto e accettato da Caneo”.


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