Ternana, mister Abate: «La squadra ha avuto la mentalità operaia di saper soffrire»
Il tecnico della Ternana, Ignazio Abate, ha espresso soddisfazione per la larga vittoria ottenuta contro la Lucchese, ma ha anche sottolineato alcuni aspetti da migliorare.
"Era una partita che presentava delle insidie, potevamo andare in difficoltà nel difenderci senza energie, loro davanti hanno qualità. Abbiamo interpretato bene la partita fino all'1-0, poi ci siamo un po' fermati, non abbiamo avuto quella veemenza, compattezza e solidità, su questo dobbiamo lavorare. Bene la fase di possesso ma dobbiamo migliorare in difesa", ha dichiarato l'allenatore rossoverde.
Abate ha poi analizzato le difficoltà incontrate dalla squadra: "C'è da dare merito alla Lucchese, noi non abbiamo avuto il giusto impatto sull'avversario, arrivavamo un secondo dopo, non sempre vincevamo i contrasti, questo porta ad abbassarti, rischiare di difendere nella propria metà campo, aspetto dove dobbiamo migliorare se vogliamo fare qualcosa di importante. Non guardiamo al risultato".
Il tecnico ha sottolineato l'importanza di lavorare sulla fase difensiva: "Loro volevano sfondare sulla nostra destra, dovevamo ruotare velocemente, spesso è mancata la veemenza negli scarichi dietro di andare a prendere la palla. Devi mordere in avanti, ci vuole una mentalità offensiva anche nella fase difensiva. Dobbiamo continuare a battere su questo anche se ogni partita è diversa. Il secondo tempo è stato diverso, volevo vedere duelli, impatto fisico, per me è inconcepibile prendere un cartellino giallo da fallo laterale. Ci sono piccoli dettagli che fanno la differenza. In pressing gli aprivamo il campo, dopo c'è da correre e soffri. Nonostante questo la squadra ha avuto la mentalità operaia di saper soffrire e concedere due tiri da fuori alla Lucchese. C'è da lavorare e migliorare".
Abate ha poi elogiato la prestazione di alcuni giocatori, come Casasola e Donnarumma, sottolineando l'importanza del loro contributo. Il tecnico ha inoltre evidenziato l'importanza dello spirito di gruppo e la dedizione dei suoi ragazzi. "Abbiamo fatto una settimana con dei numeri fisici tanto che non volevano lasciare il campo, venerdì gli avevo dato la mattina libera e si sono presentati al campo puntuali alle dieci del mattino. Abbiamo fatto un percorso difficile per le mie idee, ma vedo giocatori coinvolti nel progetto", ha concluso Abate.