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Ternana, mister Abate: «Il Rimini in trasferta sta facendo benissimo»

di Redazione Notiziario del Calcio

Alla vigilia di Ternana-Rimini, l'allenatore Ignazio Abate ha incontrato la stampa per presentare la sfida valida per l'undicesima giornata del girone B di Serie C.

Sul dualismo con il Pescara, Abate mantiene i piedi per terra: "Siamo concentratissimi sul nostro percorso di crescita. Dobbiamo estraniarci dalle vostre montagne russe. Il Pescara sta facendo un grandissimo campionato. Noi dobbiamo pensare al nostro percorso che non so dove ci porterà."

Recentemente conseguito il patentino Pro, il tecnico si dice soddisfatto: "Sono contento di aver conseguito questo master in così poco tempo e in giovane età. Non è stato semplice. È stato importante per me, per arricchirmi."

Sul prossimo avversario, Abate mette in guardia i suoi: "Il Rimini in trasferta sta facendo benissimo. È una squadra molto strutturata dal punto di vista tecnico, forte sulle palle inattive. Tanto dipenderà da noi, dalla voglia che abbiamo di migliorarci."

Riguardo al turnover, l'allenatore è chiaro: "Sto valutando. È sbagliato fare calcoli in questo momento. Cercherò di mettere in campo chi mi darà più garanzie. Mi aspetto che chi scenderà in campo dal primo minuto lo farà con il coltello tra i denti e con gli occhi avvelenati."

Sulla difficoltà di vincere in casa, Abate analizza: "Le partite vengono decise molto spesso dagli episodi. Per cercare di rimanere in alto bisogna lavorare per fare la partita e difendere a 50 metri dalla porta. Dobbiamo alzare il livello tecnico negli ultimi 30 metri perché abbiamo la qualità per farlo."

Un momento di emozione quando parla di Camarda: "Mi sono emozionato tanto. Portarlo in Primavera a 15 anni non è stata una scelta facile. In ritiro lo vidi dopo una settimana che aveva colpi e dissi alla società che doveva restare. Viene da una famiglia fantastica. Ha la testa sulle spalle."

Sul settore giovanile, Abate condivide la sua filosofia: "Non è facile portare un ragazzo fino alla Primavera. Il settore giovanile vince anche facendo uscire un solo giocatore. Prima bisogna lavorare sulla tecnica, sulle qualità fisiche del ragazzo e farlo divertire. Siamo campioni d'Europa con l'Under17, del Mondo con la 20. Dire che non ci sono talenti non è giusto. Bisogna dargli fiducia."


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