Taranto, il pres. Giove: «Non mi aspettavo di vivere questo grande incubo»
In una lunga intervista a Gianni Sebastio, per la trasmissione Rossoblù, Massimo Giove ha lanciato messaggi rassicuranti sul futuro del Taranto Calcio riprendendo il suo posto al timone della società e annunciando, smentendo subito i rumors negativi, di aver ottemperato alle scadenze economiche federali del 16 ottobre.
Stato d’animo – Vi devo dire che non mi aspettavo ad inizio anno di vivere questo grande incubo, siamo partiti benissimo, abbiamo fatto un’ottima squadra, credo sia sotto gli occhi di tutti, abbiamo messo su un organico che può competere per le prime quattro, cinque posizioni così come ci siamo esposti sia io che mister Capuano, abbiamo avuto una bellissima cornice di pubblico contro il Foggia ma francamente tutto potevo pensare tranne che accadesse questo evento incredibile per la piazza di Taranto, per quello che sta succedendo e per l’evolversi della situazione. Da tecnico vi dico che già col Cerignola si sarebbe potuto giocare allo Iacovone se le situazioni si fossero affrontate in una certa maniera, però addirittura aver avuto l’indisponibilità dello stadio per la partita con il Crotone e vivere ancora oggi nell’incertezza se il 25 giocheremo in casa o meno, mi lascia veramente basito, senza parole. A differenza di quello che dice qualcuno su eventuali problematiche finanziarie, vorrei ricordare che qualsiasi società vive di entrate e uscite, la prima entrata è quello delle sponsorizzazioni, poi viene il botteghino che è quello che in questo momento dovrebbe essere la parte più importante e poi vengono le entrate del minutaggio e le eventuali plusvalenze. E’ chiaro ed evidente che in questo momento il Taranto ad oggi ha un danno incalcolabile, non solo considerando i mancati incassi ma anche le cancellazioni di alcune sponsorizzazioni e le contestazioni che arriveranno per non aver disputato le partite in casa. Staremo un attimo a vedere, prenderemo delle decisioni più avanti.
Ripercussioni in classifica – Non dimentichiamo che i ragazzi hanno praticamente sempre giocato in trasferta e magari avremmo potuto avere anche una classifica diversa, sono convinto che contro il Cerignola, giocando con il nostro meraviglioso pubblico visto contro il Foggia, sarebbe andata diversamente. Devo fare un grandissimo plauso ai miei ragazzi e mister Capuano che stanno facendo un campionato al momento straordinario, domenica mi hanno regalato un’emozione senza precedenti, a me come a tutta la tifoseria.
Scadenze federali – Per rassicurare i mal dicenti abbiamo regolarizzato le scadenze federali, quindi al momento problematiche di grande difficoltà economica non ce ne sono, fermo restando che i danni economici e sportivi subiti sono di notevole portata. Le scadenze sono state rispettate, sono state regolarizzate, alla data di scadenza del 16 ottobre, dalla nostra segreteria che ha adempiuto a tutte quelle che sono le incombenze economiche.
Con la Turris a porte aperte – Francamente non voglio nemmeno pensare al contrario e lo voglio escludere nella maniera più categorica perchè, se non fosse disponibile lo Stadio per il 25, nel mio cervello poi inizierebbero ad albergare altri pensieri che non sarebbero più quelli dell’incapacità gestionale. Per quello che mi è stato detto dagli addetti ai lavori, dall’assessore Ciraci, da Enzo Piccolo e tutti quelli che ci lavorano, non dovrebbero esserci problemi. A rafforzare la mia idea il fatto che, nell’ultima commissione di vigilanza, il Comune aveva chiesto più tempo, fino al venerdi prima della gara col Crotone per ottemperare a quei lavori che qualcuno aveva pensato non fossero così importanti per ottenere l’agibilità. Quindi io do’ già per scontato che contro la Turris, noi giocheremo in casa e con i nostri tifosi. Mi aspetto ora la nuova convocazione della commissione perchè venerdì dovremo già aprire la prevendita.
Ostacoli da parte del comune – No io non parlo di ostacoli, non posso pensare che il Sindaco o qualcun altro ci possa o voglia ostacolare, credo invece ci sia stata leggerezza, una poca attenzione nella gestione dello Stadio e credo sia sotto gli occhi di tutti.
Responsabilità e giustizia – Quei rotoli, le latte di diluente, tutto quel materiale altamente infiammabile non si poteva stoccare in quel modo. Siamo stati fortunati che tutto sia accaduto a partita finita altrimenti staremmo parlando di un evento drammatico. Quello che mi lascia perplesso è che non siano ancora stati espulsi, da palazzo di città, i responsabili di questo atto criminale e che nemmeno loro stessi si siano dimessi. Ritengo che anche la tifoseria e la città vorrebbero sapere i nomi dei responsabili, non per cattiveria ma perchè penso che quando qualcuno sbaglia debba assumersi le proprie responsabilità. Ad oggi non vedo nessuna presa di posizione, nemmeno da parte del Sindaco Melucci, cosa che forse lo avrebbe messo in una luce diversa nei confronti della città. Se non lo hanno fatto, evidentemente, avranno dei loro accordi affinché la situazione finisca nel silenzio. Io però sono un garante della giustizia e della magistratura, aspettiamo che si concluda l’indagine e poi vedremo di chi saranno state le responsabilità. Certo questo non cambierà il danno subito dal Taranto ma è giusto che tutti sappiano come sono andati i fatti.
Presidente più “longevo” – Il Taranto per me è la vita, è l’aria che respiro. Da piccolo io facevo il raccattapalle quando giocavano Iacovone, Selvaggi, il mio è un amore morboso. Tutti sappiamo che la serie D ma anche la Lega Pro sono campionati che non stanno in piedi, nessuno può dirmi di farlo per un business o per guadagno, noi facciamo salti mortali per trovare sponsorizzazioni e aiuti per portare avanti questa squadra che amo in maniera incredibile e mi crea grande pathos ogni domenica, ogni gara sto malissimo, domenica dopo la vittoria sono piombato negli spogliatoi e ho abbracciato tutti i ragazzi in un clima di tanta euforia ed emozione.
La scelta di Capuano – Non ho parole, quando l’ho ingaggiato tanti erano scettici ma io non ho mai avuto dubbi su Eziolino Capuano, un mister che allena per trentatre anni consecutivamente, che ha una capacità di lettura delle partite incredibile, che prepara le gare in maniera maniacale, per esempio il primo gol di Kanoute domenica nasce da un suo studio sulle difficoltà del Crotone, squadra fortissima. Eziolino è un’enciclopedia del calcio, conosce i movimenti di tutti i calciatori del nostro girone. Mai visto nessuno preparare le partite come lui, è un top della categoria e credo che molti oggi vorrebbero averlo come allenatore. Io sono stato il primo a vederlo nella doppia veste di Direttore Sportivo e Allenatore, siamo sulla buona strada, abbiamo tanto da rodare ma oltre lodare il mister per l’uomo che è, per il cuore e la passione che ci mette, vi garantisco che abbiamo uno spogliatoio straordinario, una squadra fatta di grandi ragazzi, di grandi uomini che faranno davvero divertire i nostri tifosi.
Dimissioni rientrate – Non voglio lasciare i tifosi in apprensione in questa situazione, io amo il Taranto, è la mia vita e credo di averlo dimostrato, vivo per questa squadra e dedico almeno dieci ore al giorno per il Taranto Calcio. Mi spiace per quanto accaduto e per quello che si poteva fare e non si è fatto, ieri abbiamo ottemperato alle scadenze federali, senza incassi, a nome della Covisoc siamo tra le migliori aziende in Italia, questo con tutte le difficoltà di un territorio dove c’è assenza totale della grande industria, non c’è l’indotto e il Porto non è mai decollato e lì si poteva fare tantissimo, non ci sono quindi delle situazioni così floride per acquisire delle sponsorizzazioni o avere delle entrate in più. Devo anche dire che tanta gente che viene allo Stadio, tanti ragazzi della curva fanno tanti sacrifici, lo so perchè io ci parlo, molti di loro hanno dei redditi molto bassi ma la loro passione, il loro cuore, non può essere lasciato in balia delle onde, non può essere messo in secondo piano e anzi va fatto loro un grande plauso, il Taranto è una fede e noi dobbiamo regalare loro un grande sogno, dobbiamo fare in modo di dare le emozioni che meritano. Quando non si apre lo Stadio nei tempi previsti, il Taranto subisce un danno economico ma il più grande torto lo si fa alla tifoseria che non merita una così poca attenzione. Noi siamo il Taranto e dobbiamo essere etichettati per quello che siamo.