Taranto: il futuro dello Iacovone appeso al dissequestro della Curva Sud
La riqualificazione dello stadio Erasmo Iacovone di Taranto, un progetto ambizioso legato all'organizzazione dei Giochi del Mediterraneo del 2026, è nuovamente al centro dell'attenzione. Il sindaco Rinaldo Melucci ha infatti presentato una nuova richiesta di dissequestro della Curva Sud, un settore dello stadio posto sotto sequestro a seguito dei gravi incidenti avvenuti durante la partita Taranto-Foggia dello scorso settembre.
Un nodo da sciogliere per il futuro dello stadio
Il sequestro della Curva Sud rappresenta un ostacolo insormontabile per l'avvio dei lavori di ristrutturazione dello stadio. Senza il dissequestro, infatti, non è possibile procedere con la demolizione e la ricostruzione di questo settore, un intervento fondamentale per il completamento del progetto di riqualificazione.
I motivi della richiesta di dissequestro
Nella missiva inviata alla Procura di Taranto e alla Questura, il sindaco Melucci ha sottolineato l'urgenza della richiesta, legata alla necessità di rispettare i tempi previsti per la realizzazione dei lavori in vista dei Giochi del Mediterraneo. Inoltre, il Primo Cittadino ha evidenziato il rischio di perdere i fondi già stanziati per la riqualificazione dello stadio, con gravi conseguenze per la città di Taranto.
Le sfide da affrontare
La richiesta di dissequestro della Curva Sud apre una nuova fase nella vicenda dello stadio Iacovone. Tuttavia, la strada verso la riqualificazione dell'impianto è ancora lunga e tortuosa. Saranno necessarie una serie di valutazioni da parte delle autorità competenti, che dovranno bilanciare la necessità di garantire la sicurezza pubblica con l'importanza di un'opera strategica per lo sviluppo della città.
Le prospettive future
L'esito della richiesta di dissequestro avrà un impatto decisivo sul futuro dello stadio Iacovone e, di conseguenza, sulla capacità di Taranto di ospitare i Giochi del Mediterraneo. In caso di esito positivo, si apriranno le porte alla realizzazione di un nuovo stadio moderno e funzionale, in grado di diventare un punto di riferimento per la città e per tutta la regione. Al contrario, un nuovo rinvio potrebbe mettere a rischio l'intero progetto, con gravi conseguenze per l'immagine e lo sviluppo di Taranto.