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Taranto, Calvano: «Voglio rimanere, è chiaro che le cose vanno fatte in due»

di Nicolas Lopez

Simone Calvano, centrocampista del Taranto, ha rilasciato un'intervista a Blunote.it, offrendo uno sguardo approfondito sulla stagione appena conclusa e sulle prospettive future.

Riguardo alla scorsa stagione, Calvano ha espresso soddisfazione per il rendimento della squadra, sottolineando come l'arrivo di alcuni giocatori chiave e il supporto dei tifosi abbiano contribuito a superare le aspettative iniziali: ''Una volta parlato con il mister ho avuto rassicurazioni da lui circa la squadra che stava nascendo, sapevo che alla fine dovevamo avere una compagine competitiva. Appena sono arrivati cinque o sei giocatori, immaginavo che potevamo fare un bel campionato, ovviamente poi siamo andati oltre anche grazie all’aiuto dell’entusiasmo che la piazza ci ha dato aiutandoci a disputare un torneo importante, anche al di sopra delle aspettative''.

Il giocatore ha poi commentato la penalizzazione subita dal club, definendola un "duro colpo" giunto in un momento di grande entusiasmo. Nonostante il contraccolpo iniziale, la squadra ha saputo reagire, anche se permane il rammarico per come avrebbero potuto essere diversi i playoff senza la sanzione: ''Purtroppo è stato un duro colpo. Nessuno se lo aspettava. È successo nel momento di maggiore entusiasmo e di maggiore spinta da parte nostra. A livello di spogliatoio ci ha spiazzato però dopo quella batosta, siamo ripartiti bene e abbiamo cercato di ricompattarci ancora di più. C’è sempre un po' di rammarico perché non si sa effettivamente se con quei punti sarebbe stato tutto diverso iniziando i playoff da seconda e non come quinta''.

Calvano ha speso parole di grande elogio per l'allenatore Capuano, definendolo uno dei migliori con cui abbia mai lavorato. Ha sottolineato la meticolosità del tecnico nella preparazione delle partite e il rapporto di fiducia e rispetto reciproco instauratosi tra loro: ''Per me è stato uno dei mie migliori allenatori di sempre. Prepara la partita meticolosamente, mi ha dato tanto e nonostante io abbia ancora 30 anni ho imparato tanto con lui. Mi ha sempre dato fiducia e io ho cercato di ricambiare sempre sul campo anche il calore che la piazza mi ha sempre dimostrato e la stima dei miei compagni verso di me. Il rapporto con il mister è speciale, di rispetto reciproco, sapendo che uno sull’altro possiamo contare''.

Sul suo futuro, il centrocampista ha confermato di avere ancora un anno di contratto con il Taranto. Pur ammettendo l'interesse di altre società, ha ribadito la sua volontà di rimanere, lasciando aperta la possibilità di discutere con il club per definire i prossimi passi: ''Al momento ho un altro anno di contratto, non ti nego che ovviamente qualche società a me come a tutti i giocatori della passata stagione, hanno richiesto informazioni perché abbiamo fatto un campionato importante ed è normale che sia cosi. La mia volontà l’ho sempre espressa ed è quella di rimanere è chiaro che poi le cose vanno fatte in due e se ci sarà la stessa volontà da parte della società, ci metteremo attorno ad un tavolo e parleremo sul da farsi. Nonostante l’interesse di qualche squadra, resto un giocatore del Taranto in questo momento. Lo scorso anno sicuramente anche il mister aveva intenzione di proseguire, poi sono successe delle cose per il quale anche il mister non sapeva il suo destino e c’è stato un po' di trambusto appena terminata la stagione. Adesso che il mister ha ripreso le redini, sicuramente ne riparleremo''.

Guardando alla prossima stagione, Calvano prevede un campionato ancora più competitivo, con squadre pronte a investire pesantemente. Ha sottolineato però come non sempre la forza economica sia determinante, evidenziando l'importanza della programmazione e della competenza: ''Solito Girone C difficile. Mi aspetto un campionato ancora più ostico dello scorso anno perché magari qualche squadra che ha steccato, si rinforzerà di più e farà ancora qualche sforzo in più sotto l’aspetto economico. Sarà ancora più dura per squadre come la nostra cercare di tenere il passo rispetto a tante altre realtà, però abbiamo visto che non contano sempre forza economica e nomi ma programmazione e competenza''

L'intervista offre uno spaccato interessante sulla situazione del Taranto e sulle ambizioni di Calvano, che si conferma un elemento chiave per le prospettive future del club pugliese.


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