.

SPAL, mister Dossena: «Perché non ho parlato dopo Pontedera? Scelta di Casella»

di Redazione NotiziarioCalcio.com

L'allenatore della SPAL, Andrea Dossena, non ha nascosto il suo profondo disappunto per la pesante sconfitta subita a Pontedera. In conferenza stampa, il tecnico ferrarese ha analizzato a fondo le cause di un risultato che ha lasciato l'amaro in bocca a tutti gli sportivi spallini.

"Se non sono intervenuto in sala stampa è perché il direttore (Alex Casella, ndr.) ha voluto così. Per me non ci sarebbe stato alcun problema. Non so cosa ci sia successo di preciso, ma so che siamo stati indegni a fornire quel tipo di prestazione. Dobbiamo capire che siamo la SPAL, questa è una piazza importante per la categoria. Si può perdere una partita, ma non si può perdere la dignità in questo modo. E noi lo abbiamo fatto troppe volte quest'anno."

Dossena ha sottolineato come la squadra abbia dimostrato di non avere carattere e di cedere psicologicamente alle difficoltà: "Può capitare una volta ogni due anni, ma qui è la terza/quarta volta che capita in tre mesi. Capisco il momento di difficoltà e che a questo punto della stagione non siamo dove avevamo immaginato di essere a inizio stagione, ma una partita così è inaccettabile. Se andiamo ad analizzarla, nel primo tempo si poteva concludere con un pareggio. Una volta iniziato il secondo tempo il Pontedera è andato in vantaggio: va bene, ma dal 2-0 ad arrivare al 5-1 ne passa. Dobbiamo vendere cara la pelle. I ragazzi devono capire che queste figure non puoi farle se ti chiami SPAL, specie in questa categoria."

Il tecnico ha poi paragonato l'atteggiamento della sua squadra a quello di altre realtà calcistiche di successo, come l'Atalanta di Gasperini e l'Inter di Conte: "Posso citare anche Antonio Conte che ha vinto molti scudetti da quando è allenatore. I suoi allenamenti sono composti da tanta concentrazione e tanta intensità: con i nostri limiti, anche noi dobbiamo raggiungere questo tipo di mentalità. Non posso pensare di portare un giocatore da dieci a cento, ma voglio che per lo meno da dieci mi arrivi a quindici."

Dossena ha evidenziato come la sconfitta di Pontedera sia stata causata da diversi fattori, tra cui un approccio mentale sbagliato e una preparazione tattica non adeguata: "A Pontedera abbiamo sbagliato l’approccio. Nei primi 15 minuti non abbiamo vinto alcun contrasto e neanche una seconda palla. Loro sono passati in vantaggio meritamente e solo da lì abbiamo iniziato a giocare. L’idea era quella di fare il loro gioco: dalla loro formazione era chiaro che volessero chiudersi in difesa per poi ripartire e sfruttare i contropiede. A tal proposito, è risaputo che queste squadre si chiudono in difesa quando hanno il vantaggio dalla loro parte. Dal canto nostro non siamo andati sugli esterni, ma abbiamo insistito sulla parte centrale. Per non dimenticare dell’ingresso nella ripresa, dove dopo neanche trenta secondi c’è stato un’occasione importante per gli avversari. Gli approcci dei due tempi sono stati sbagliatissimi. Ci sta perdere 2-0, ma non ci sta uscire dal campo. L’approccio contro squadre che adottano un atteggiamento tattico sfavorevole deve essere chiaro."

In vista della prossima sfida contro la Vis Pesaro, Dossena ha chiesto ai suoi giocatori una reazione immediata: "Abbiamo la possibilità di dimostrare che non siamo quelli visti a Pontedera. Dobbiamo far vedere ai nostri tifosi che siamo una squadra in ripresa, che aveva la grinta e che lottava come nelle precedenti tre gare. Penso che i ragazzi si siano vergognati di questa prestazione. In settimana ho insistito tanto con alcuni dei giocatori, specialmente con i più giovani, perché avevo paura che la loro testa non fosse concentrata sulla partita."


Altre notizie
PUBBLICITÀ