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Picerno, Bernardotto: «La serie C non è una categoria semplice. Latina? Sarà tosta»

di Antonio Sala

Il sito news.superscommesse.it ha intervistato in esclusiva Gabriele Bernardotto, giocatore del Picerno, club che milita nel girone C di Serie C. Il calciatore, originario di Roma, è alla sua prima stagione in rossoblù, dopo una lunga trafila in Serie C con le maglie, tra le altre, di Gubbio, Giugliano, Avellino, Teramo e Carrarese.

Il classe '97, fermato da una serie di infortuni, ha collezionato appena cinque presenze in questa prima parte di campionato, sotto la guida di mister Tomei, andando a segno tre volte. Di seguito le parole di Bernardotto.

Picerno quinto in classifica dopo la vittoria contro l'Altamura, a che tipo di campionato puntate? Quale obiettivo vi siete posti da qui alla fine?

"Al momento pensiamo solo ad ottenere i punti per la salvezza e per stare tranquilli. Una volta raggiunto questo obiettivo vedremo dove possiamo arrivare. Siamo una squadra in grado di potersela giocare con tutti, lo abbiamo dimostrato sul campo. Grazie alle idee inculcate dal mister sappiamo di poter affrontare chiunque a viso aperto, non a caso abbiamo vinto quasi tutti gli scontri diretti. Non abbiamo paura di nessuno, possiamo essere fastidiosi. Noi la sorpresa in ottica promozione? È la speranza di tutti, nel calcio non si sa mai quel che può succedere. Ce la metteremo tutta fino alla fine".

Lo scorso anno ti sei diviso tra Giugliano e Gubbio, ora sei alla prima stagione in rossoblù. Qual è il tuo parere sulla piazza e sulla società? Cosa ti ha convinto ad abbracciare il progetto Picerno?

"Sono arrivato a fine mercato ed ho avuto subito una bella impressione. Questa è una società seria, che non ti fa mancare nulla, composta da persone davvero competenti. Sono soddisfatto della scelta fatta. Ora capisco che non è un caso che il Picerno ormai da anni sia sempre in alto in classifica. Il mister, il direttore e la società mi hanno trasmesso da subito grandissima fiducia. Quando ti senti apprezzato non ti viene difficile abbracciare una nuovo progetto. Ho sicuramente voglia di ripagare la fiducia riposta. Futuro? Penso alla stagione in corso, sono focalizzato a far bene da qui alla fine, poi si vedrà...".

Sei stato fuori diverso tempo in questo avvio di stagione, ma quando chiamato in causa hai dato comunque il tuo contributo. Sei soddisfatto dell’apporto dato finora? Cosa ti aspetti dalla restante parte di campionato?

"Sono molto soddisfatto delle cinque partite disputate, anche perché sono andato a segno tre volte, la media è importante. Ovviamente, però, sono amareggiato a causa dei problemi fisici che in questo ultimo anno stanno ostacolando quella continuità che ho sempre avuto in altri frangenti della carriera. Ora il peggio sembra alle spalle, spero di giocare con maggiore costanza. A livello individuale l'obiettivo è di fare quanti più gol possibili, sotto questo punto di vista il desiderio è quello della doppia cifra. Insomma, la speranza è quella di fare bene e di aiutare la squadra a piazzarsi il più in alto possibile in classifica".

Hai tanta concorrenza in attacco nel ruolo di punta, si pensi ai vari Petito, Santarcangelo e Volpicelli, cosa ne pensi dei tuoi compagni di reparto? Ti senti in grado di scalare le gerarchie in attacco?

"Quella tra noi attaccanti del Picerno è una competizione sana, tra persone mature. Sappiamo benissimo che gioca chi merita di più, la scelta finale spetta sempre al mister. Sono dell'idea che la competizione faccia sempre bene, non ho nessun problema a giocarmi le mie carte per scalare le gerarchie e conquistare sul campo il posto da titolare. Chi mi ha sorpreso di più tra i compagni di squadra? Dico Gabriele Pagliai, credo che farà una grande carriera".

Tra gli artefici dei buoni risultati ottenuti finora c’è sicuramente mister Francesco Tomei. Qual è il tuo rapporto con l’allenatore? C’è una sua caratteristica che apprezzi particolarmente?

"Quello con l'allenatore è un rapporto importante, tra uomini. Mi ha colpito soprattutto la sua onestà e autenticità davanti ai problemi. E' sempre pronto ad ascoltarti e a darti una mano. Sono molto contento perché nel calcio di oggi non è facile trovare un allenatore così. Si tratta di una persona positiva, che nei momenti difficili ci dice di non abbassare la testa. Ci sprona sempre a far meglio ed è stato fondamentale nel trasmetterci quella voglia di rivalsa che ci ha permesso di riprenderci dal periodo negativo del mese di ottobre".

Qual è la squadra del girone C che ti ha impressionato di più finora? Chi la spunterà a tuo parere per la vittoria del campionato?

"Penso sia un campionato molto aperto. Gioco in Serie C da tanti anni, ma una classifica così non mi era mai capitata. Non vedo una squadra capace di ammazzare il campionato. Per tutte ci sarà da lottare fino alla fine. Lo stesso Benevento, dato per favorito e che forse ha una marcia in più rispetto alle altre, ha perso contro di noi".

Cosa ne pensi delle squadre B come Juventus, Milan e Atalanta in Serie C?

"Penso che sia stata una cosa positiva l'avvento delle squadre Under 23 in Serie C, sia per i giovani che affrontano un campionato competitivo sia per le società stesse per i benefici che ne possono trarre. In ogni caso, la Serie C non è una categoria semplice, infatti soprattutto Milan e Juventus stanno faticando parecchio. Si tratta comunque soprattutto di ragazzi giovani, che devono crescere e questo rappresenta un buon palcoscenico per farlo".

La prossima partita è quella in trasferta contro il Latina, club reduce da due sconfitte consecutive, che tipo di gara ti aspetti? Come dovrete affrontare questo impegno?

"Quella contro il Latina sarà certamente una partita tosta. Loro vivono un momento complicato e non hanno una buona classifica, scenderanno in campo con tanta cattiveria e determinazione con l'obiettivo di ottenere i tre punti. Per noi sarà complicato, ma ci faremo trovare pronti".


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