Pianese, mister Formisano: «Qui ho trovato un’umanità che mi era mancata»
È una sfida dal pronostico sfavorevole l’ultima del 2024 per la Pianese. Le zebrette, infatti, chiuderanno l’anno solare andando al Renato Curi di Perugia, dando contestualmente avvio al proprio girone di ritorno. Domenica prossima, 22 dicembre, alle 17:30, gli uomini di mister Formisano proveranno a interrompere il periodo negativo e iniziare al meglio la seconda metà di stagione. A dirigere l’incontro sarà Maksym Frasynyak di Gallarate, assistito da Emanuele Renzullo (Torre del Greco) e Matteo Cardona (Catania); il quarto ufficiale della gara sarà Enrico Eremitaggio di Ancona.
“Quello di Arezzo è stato un esordio particolare. La fitta nebbia ci ha impedito di valutare la gara sia in presa diretta che in fase di analisi post-match. La visibilità era talmente bassa che non abbiamo potuto rivedere la partita”. Parte da qui Alessandro Formisano, tecnico bianconero, nel presentare la sua seconda gara sulla panchina della Pianese.
“Sono comunque soddisfatto della prestazione – ha poi aggiunto – perché credo che la reazione ci sia stata e che ce la siamo giocata. Sul pari, gli episodi ci hanno penalizzato, ma siamo stati comunque bravi nell’andare vicini a riaprirla. Abbiamo sfiorato il 4-3, ma giocare con l’uomo in meno per 25 minuti è davvero difficile”.
“Quella della Pianese per me è sicuramente un’esperienza nuova – prosegue l’allenatore –, soprattutto dal punto di vista umano. Ne ho parlato anche con lo staff tecnico in settimana, ma siamo sicuri che ci siano le basi per far bene. Credo che il modo in cui siamo stati accolti da società e ambiente ci abbia permesso di iniziare a lavorare nel miglior modo possibile e con la tranquillità necessaria”.
“L’arrivo a Piancastagnaio è stato bellissimo – conclude Formisano – in modo particolare per me, che venivo da mesi vissuti con difficoltà. Qui ho trovato un’umanità che mi era mancata, un ambiente che ha cercato di capire prima la persona e poi il tecnico con la sua storia e il suo percorso. Il fatto che i tifosi ci siano stati vicini dal primo giorno e che addirittura abbiamo potuto andare a cena con loro è qualcosa di meraviglioso. È una dimensione che mi mancava e per la quale cercheremo di dare tutto. Vogliamo rendere i nostri tifosi orgogliosi di noi”.