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Ospitaletto, Feralpisalò e Lumezzane convocate a Brescia: si prova a salvare il club

di Redazione Notiziario del Calcio
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Il futuro del Brescia, una società con 114 anni di storia gloriosa, appare appeso a un filo sottile. La prospettiva di un fallimento e della conseguente scomparsa dal panorama calcistico si fa sempre più concreta. Salvo improbabili e clamorosi ripensamenti dell'ultima ora, il presidente Massimo Cellino avrebbe preso la decisione di non effettuare il versamento dei 3,2 milioni di euro necessari per onorare le scadenze odierne. Una situazione confermata anche dal direttore sportivo delle "Rondinelle", Renzo Castagnini, che attesta la gravità del momento.

Di fronte a un simile scenario, che rischierebbe di privare la città di Brescia di una realtà calcistica storica, l'Amministrazione Comunale sta agendo con tempestività. Secondo quanto riportato dall'edizione online del Giornale di Brescia, la sindaca Laura Castelletti ha convocato un tavolo di confronto a Palazzo della Loggia, sede del Comune. All'incontro sono stati invitati figure di spicco del calcio bresciano: Giuseppe Pasini, patron della Feralpisalò; Lodovico Camozzi, presidente del Lumezzane; e Sandro Musso, presidente dell'Ospitaletto. Tutte queste squadre, espressione del territorio bresciano, prenderanno parte al prossimo campionato di Serie C, rendendo il loro coinvolgimento particolarmente significativo.

L'obiettivo primario di questa iniziativa del Comune è evitare che il Brescia Calcio sia costretto a ripartire dalle categorie dilettantistiche, un epilogo che sarebbe doloroso per la città e per i tifosi. Il tentativo è quello di esplorare ogni possibile scenario per la creazione di un nuovo soggetto giuridico. L'idea più suggestiva è quella di ripartire dal "vecchio" e blasonato marchio Brescia Calcio 1911, una denominazione che, in passato, fu al centro di un contenzioso tra la gestione storica di Gino Corioni e la proprietà di Massimo Cellino, il quale successivamente optò per una nuova ragione sociale.

In queste ore cruciali, il Comune di Brescia si sta avvalendo della consulenza di esperti di diritto sportivo, al fine di analizzare ogni sfumatura legale e strategica che possa consentire di salvare il calcio professionistico in città. La situazione è critica, ma la mobilitazione delle istituzioni e dei club del territorio dimostra la volontà di non arrendersi e di trovare una soluzione che possa garantire un futuro per la tradizione calcistica bresciana.


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