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Olbia, Tomaso Tatti: "Inopportuni i giudizi sommari e definiviti"

di Giovanni Pisano

Conferenza stampa fuori programma in casa Olbia. Il Responsabile dell'Area Tecnica, Tomaso Tatti, ha infatti deciso di incontrare i cronisti per tornare a sottolineare alcuni concetti e princìpi chiave del progetto Olbia, contestualizzati entro i contorni del momento e della situazione. 

"Ho chiesto di incontrarvi oggi - spiega Tatti - perché mi preme tornare su alcune valutazioni che troppo di frequente sto vedendo esternare in maniera del tutto avventata. Trovo infatti inopportuno e immotivato, dopo solo otto giornate di campionato, esprimere giudizi sommari e definitivi su una squadra che è all'anno zero del suo ciclo o addirittura leggere e sentire che questi ragazzi non sono all'altezza della categoria. Questo non lo posso accettare. Sono qua per dire che questa è una squadra in cui credo fortemente, costruita secondo una precisa filosofia societaria e un progetto chiaro. Una squadra che ha valori importanti, costituita da giocatori che sono professionisti veri".  

Tatti ripercorre quindi il percorso effettuato dall'Olbia in questa prima parte di stagione: "Siamo partiti molto bene, disputando ottime partite sia in Coppa Italia che in campionato. Poi sono iniziati a mancare i risultati e ha fatto seguito il periodo difficile che oggi stiamo attraversando. Ma se non eravamo campioni dopo quattro partite, di certo non siamo diventati dei brocchi ora. Ci vogliono tempo ed equilibrio per poter dare dei giudizi. Come Società avevamo messo in conto che, con una rosa del tutto rinnovata, fosse possibile vivere delle difficoltà. Preoccupato? No, nella maniera più assoluta. Questa squadra è destinata a venire fuori". 

L'attenzione dei presenti si focalizza quindi sulla posizione di Filippi: "Mi sorprende dover riprendere un argomento sul quale si era già espresso in maniera piuttosto chiara e inequivocabile il presidente qualche giorno fa. Ma visto che me lo chiedete, vi ripeto che il mister non è in discussione e ha la piena fiducia. Questa estate è iniziato un nuovo ciclo con un progetto ben definito e il mister è parte integrante di questo progetto. Leggere che la squadra è scarsa o che il tecnico è in discussione è qualcosa che non posso accettare perché - ribadisce Tatti - dopo otto giornate e un cammino che avevamo previsto, essere allarmisti o disfattisti non ha alcun senso". 

Si torna quindi ad analizzare il momento: "All'inizio dell'anno sapevamo che avremmo potuto incontrare delle difficoltà e sappiamo anche su cosa serve intervenire e in che modo, ma di certo non andiamo a sbandierarlo ai quattro eventi. Non ci sono altre strade e, lo ripeto, questo è un gruppo che per valori, dedizione e impegno è destinato a sbocciare. Aggiungo che, per esperienza personale sia come giocatore che come tecnico, è impensabile aspettarsi subito risultati eccezionali da una squadra totalmente rinnovata. La crescita - chiude il responsabile dell'area tecnica - ha bisogno di tempo e i ragazzi meritano di avere tempo e fiducia". 


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