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Liverani non le manda a dire: «Negli ultimi trenta giorni difficilmente ho parlato di calcio, hanno cercato di fare terrorismo mentale»

di Redazione Notiziario del Calcio

Ieri alla vigilia della gara interna contro il Bra, il tecnico della Ternana, Fabio Liverani, ha tenuto una conferenza stampa che si è trasformata in un amaro sfogo sulla drammatica situazione extracampo che sta vivendo il club. Il Mister ha usato parole forti, ribaltando completamente le aspettative stagionali e chiedendo l'unità di tutta la città per mantenere la categoria.

Liverani ha espresso il suo profondo rammarico per i cinque punti di penalità inflitti al club, una sanzione che ha azzerato l'entusiasmo e il lavoro fatto sul campo. "Per le vicende extra campo mi risulta difficile comprendere la verità. Posso commentare il dispiacere dei cinque punti di penalità, potevano essere evitati in qualche modo e oggi questa squadra è come se venisse da quattro sconfitte."

Il dispiacere più grande è non aver potuto sfruttare l'onda emotiva della squadra, reduce da un derby vinto e da una semifinale di Coppa raggiunta. L'allenatore ha puntato il dito contro le continue interferenze che hanno minato la serenità dello spogliatoio. "La gente non lo sa ma negli ultimi trenta giorni difficilmente ho parlato di calcio, mi sono trovato a rispondere a problemi creati senza una motivazione."

Secondo Liverani, c'è stato un tentativo mirato di destabilizzazione. "Si è cercato di fare un terrorismo mentale senza motivo, il gruppo è unito e si è voluto voler rompere tutto quello che c’era prima senza motivazione." Nonostante il caos, il tecnico ha ribadito l'impegno suo, dello staff e dei giocatori: "Siamo sempre stati a disposizione di questi colori e lo saremo fino a che avremo la possibilità di farlo."

In virtù delle vicende societarie e della penalizzazione, Liverani ha chiesto a tutti di cambiare prospettiva, ammettendo che l'obiettivo è drasticamente mutato. "Nessuno si deve meravigliare se oggi parlo di scontro salvezza. La città deve stringersi ancora di più perché dobbiamo mantenere questa categoria."

In un momento così difficile, l'unica nota di speranza arriva dalla Coppa Italia. "La Coppa Italia forse ci può dare un sogno, anche se non siamo i favoriti. Noi tra le quattro siamo quelli con più pensieri extracalcio." L'allenatore spera che l'ambiente possa sostenere la squadra: "Mi auguro che quelle componenti possibili possano essere una carezza in più per i ragazzi che uno schiaffo."

Liverani ha difeso con forza i suoi atleti, elogiando la loro professionalità in un contesto precario. "Le critiche ai ragazzi mi fanno male perché so quello che danno a questa città. Posso garantirvi che non è stato un periodo dove abbiamo potuto pensare al calcio."

Il prossimo avversario, il Bra, è stato descritto come una squadra in grande forma e da non sottovalutare. "Sono nel miglior momento della stagione. Sono una squadra che vuole crearci problemi e fare punti. È in fase di crescita ed ha dei calciatori che hanno fatto categorie superiori, su tutti Baldini che è un ragazzo di qualità. Sono una squadra che corre e ha gamba." Inoltre, la gara arriva in un momento delicato per i rossoverdi: "Veniamo da due partite fatte bene ma questa è la terza in una settimana, questa è quella che si paga di più."

In chiusura, Liverani ha voluto riconoscere il merito di chi ha creduto in questo progetto, rimanendo nonostante l'incertezza: "Tutti i ragazzi che sono rimasti da luglio e chi è venuto il 31 agosto, senza nessuna certezza, sono merito del direttore Mangiarano, del direttore Mammarella e dell’allenatore Liverani. Sono rimasti e arrivati per la credibilità di quelle tre persone che sono rimaste qui nella difficoltà."

Infine, un commento sulla Presidente Rizzo, di cui ha apprezzato la disponibilità al confronto: "La presidente Rizzo ci ha sempre messo la faccia, anche se è giovane almeno è presente. Metterci la faccia e rapportarsi con la squadra è una buona scuola e può far crescere qualcosina, se le cose andranno come devono andare."


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