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Legnago, Donati: «I miei maestri? Ventura al Bari e Gasperini al Palermo»

di Redazione NotiziarioCalcio.com

Mister Massimo Donati, allenatore del Legnago, ha rilasciato alcune dichiarazioni al "Corriere del Veneto": «Il Legnago è apprezzato da tutti per la grinta? Per me è il principio primario. Il titolo della mia tesi a Coverciano era “La fame”. Tra le storie ho citato quella di Ronaldo il fenomeno, dalla povertà in Brasile a campione del calcio grazie alla determinazione: se vuoi una cosa e fai di tutto, prima o poi la ottieni. I miei maestri? Ventura al Bari e Gasperini al Palermo. Con Ventura giocavo a occhi chiusi, ogni cosa preparata in modo dettagliatissimo. Gasperini era già lui, precursore dei ritmi del calcio odierno, a fine allenamento eri stanchissimo ma la domenica pedalavi».

Continua: «Tecnici che stimo? Vincenzo Italiano e Alessio Dionisi: hanno fatto la gavetta e sono arrivati ad allenare in A per merito, non per grazia ricevuta. Gli 11 clean sheet del Legnago in campionato? Se non prendi gol hai più probabilità di vincere: non è difensivismo, ma partecipare tutti alla fase difensiva. A volte prendiamo gli avversari a uomo e altre ci chiudiamo, dipende dalla partita. Il mio principio irrinunciabile? Essere credibile quando dico che tutti sono importanti: l’anno scorso siamo saliti in C grazie al gol promozione di Rodella, classe 2005, che ha giocato mezzora in tutto il campionato».


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