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La Paganese vince e convince, Novelli svela il segreto: «Questa squadra ha intensità, fame e ambizione»

di Redazione Notiziario del Calcio

Il successo della Paganese ottenuto ai danni del Gravina non è stato soltanto un passo avanti in classifica, ma anche e soprattutto la conferma di un percorso di crescita che l’allenatore azzurrostellato, Raffaele Novelli, tiene a sottolineare. Al termine della gara, il tecnico si è concentrato sull'evoluzione della sua formazione, mettendo in luce l'importanza della mentalità, l'intensità in campo e la necessità di mantenere un rendimento costante per l’intera durata dell’incontro.

Novelli ha subito voluto tracciare un parallelo con la recente sconfitta subita sette giorni prima in trasferta contro l’Afragolese. La lezione appresa sembra essere stata fondamentale per l’approccio tattico e mentale alla sfida successiva. Il tecnico ha spiegato che, in precedenza, portare una superiorità numerica in alcune zone del campo senza adeguati meccanismi di protezione o senza scalare velocemente le posizioni, esponeva la squadra al concreto pericolo delle ripartenze avversarie.

«La settimana scorsa, quando porti una superiorità numerica in alcune zone del campo, se non lavori bene sulle preventive e non scali velocemente, rischi di concedere ripartenze», ha riflettuto l'allenatore. L’analisi post-partita contro il Gravina, tuttavia, ha rivelato un cambio di passo significativo e molto incoraggiante: «Oggi invece, su situazioni dinamiche di gioco, non abbiamo sofferto praticamente nulla».

Questo aspetto non è passato inosservato, ma ciò che ha impressionato maggiormente il tecnico è stata la mole di gioco e di occasioni prodotte dai suoi ragazzi. «La squadra ha prodotto tanto e questo è un aspetto positivo», ha affermato Novelli, pur precisando dove si concentreranno gli sforzi futuri: «Dobbiamo continuare a lavorare sulla continuità».

La sfida che il mister sta lanciando alla squadra non è solo fisica o tattica, ma profondamente mentale: «Ci stiamo allenando mentalmente proprio per dare continuità fino al 98’, perché finché l’arbitro non fischia c’è partita». Per Novelli è cruciale che l’atteggiamento in campo non conosca cali, indipendentemente dal momento della gara. «Dobbiamo restare dentro la gara sempre, senza abbassare intensità e interpretazione. L’importante è crederci fino alla fine».

L’allenatore ha poi spostato l’attenzione sul futuro immediato e sulla questione del mercato. Novelli si è espresso con convinzione, affermando che la vera crescita passa attraverso il lavoro quotidiano con gli uomini a disposizione, più che dall'attesa di rinforzi esterni. È un chiaro messaggio di fiducia e responsabilizzazione rivolto al gruppo attuale.

«Sono convinto che lavorando con questi interpreti possiamo ridurre gli errori e migliorare la fase di finalizzazione», ha dichiarato l’allenatore, dipingendo un quadro molto positivo delle qualità intrinseche della sua squadra. Per Novelli, il valore aggiunto di questo gruppo risiede in attributi non quantificabili sul tabellino, ma fondamentali per costruire i successi: «Questa squadra ha intensità, fame, ambizione e senso di appartenenza».

Il tecnico ha poi smorzato l'eccessivo fervore legato alle possibili operazioni di mercato che potrebbero portare all'arrivo di attaccanti o elementi in grado di garantire un elevato numero di reti. Per Novelli, l'identità e lo sviluppo costante del collettivo sono più cruciali di una singola individualità in grado di segnare qualche gol in più: «Magari non hai subito il giocatore che ti fa due gol in più, ma l’identità e la crescita ti portano comunque risultati».

La posizione del tecnico è netta: «Non abbiamo bisogno di nulla se non di continuare a lavorare». Solo un’eventuale e volontaria partenza di qualche elemento aprirebbe scenari diversi, costringendo la società a valutare delle sostituzioni. In caso contrario, la Paganese andrà avanti con il gruppo attuale, con un monito chiaro per chiunque dovesse arrivare: «Altrimenti si va avanti con questo gruppo, sapendo che chi arriverà deve adattarsi al nostro modo di stare in campo, inserirsi nell’idea della squadra, non il contrario». La priorità, dunque, resta l'integrità del progetto tecnico e l'adattamento del singolo al sistema Paganese.


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