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La "maledizione" della panchina della Spal: otto allenatori in quattro anni e tutti disoccupati

di Cristo Ludovico Papa

Un fenomeno curioso sta emergendo nel mondo del calcio italiano, e ha come protagonista la panchina della Spal. L'attuale allenatore, Andrea Dossena, potrebbe avere un motivo in più per aggrapparsi al suo incarico: la sorte dei suoi predecessori negli ultimi quattro anni sembra essere segnata da una vera e propria "maledizione".

Dal 2020 al 2024, ben otto allenatori si sono avvicendati alla guida della squadra ferrarese, e attualmente nessuno di loro ha un incarico. L'ultimo episodio di questa serie sfortunata riguarda Daniele De Rossi, recentemente esonerato dalla Roma dopo una breve esperienza sulla panchina giallorossa.

La lista degli allenatori "colpiti" da questa singolare maledizione è lunga e include nomi noti del calcio italiano. Pasquale Marino, che ha guidato la Spal nella stagione 2020-21, è fermo dopo una breve parentesi al Bari conclusasi a febbraio. Massimo Rastelli, suo successore, è inattivo da un anno esatto, legato contrattualmente all'Avellino che lo ha esonerato nel settembre 2023.

Non se la passa meglio Josep Clotet Ruiz, fermo da ottobre dopo l'esperienza nella seconda divisione russa con la Torpedo Mosca. Roberto Venturato, che prese il posto dello spagnolo, è anch'egli senza incarico.

La "maledizione" non ha risparmiato nemmeno Massimo Oddo, che nonostante gli sforzi non riuscì a evitare la retrocessione della Spal in Serie C nel 2023, e ha recentemente concluso la sua seconda avventura a Padova. Chiudono il cerchio Domenico Di Carlo e Leonardo Colucci, entrambi alla guida del club nella passata stagione e attualmente senza panchina.

Questa serie di coincidenze negative solleva interrogativi sulla complessità del ruolo di allenatore della Spal, un incarico che sembra portare con sé sfide particolari. Per Andrea Dossena, l'attuale tecnico, la situazione dei suoi predecessori potrebbe rappresentare sia un monito che una motivazione aggiuntiva per cercare di spezzare questa insolita catena di eventi.

Resta da vedere se Dossena riuscirà a invertire la tendenza e a mantenere salda la sua posizione, in un contesto che si è rivelato particolarmente ostico per i suoi predecessori.


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