Iori fa il punto in casa Cittadella: «La rincorsa è stata dispendiosa, ora voglio lo spirito dei giorni migliori»
Il Cittadella si proietta verso l'ultima fatica del girone d'andata con la consapevolezza di dover ritrovare quella brillantezza che aveva caratterizzato il suo momento migliore.
Alla vigilia della trasferta contro la Giana Erminio, il tecnico Manuel Iori ha analizzato lo stato di salute dei suoi, tra tegole dell'infermeria e riflessioni tattiche nate dall'ultimo pareggio contro il Novara.
La notizia più rilevante riguarda l'attacco, con lo stop forzato di uno dei protagonisti: «Castelli ha una leggerissima distorsione, starà fuori un mesetto» ha annunciato l'allenatore granata, cercando comunque di guardare il bicchiere mezzo pieno. «Nella sfortuna siamo stati fortunati. La Giana Erminio è una squadra in fiducia. Sono sereni e hanno autostima, propongono perché sono leggeri. Dobbiamo avere le giuste intenzioni e riportare in campo l’entusiasmo visto nel filotto di vittorie».
Proprio l'atteggiamento mentale è il tasto su cui Iori sta battendo maggiormente, specialmente dopo un primo tempo opaco nell'ultima uscita stagionale. «Nel primo tempo contro il Novara abbiamo fatto tanti errori tecnici. Tanto abbiamo regalato noi. Sembra come se qualcosa ci avesse colpito, senza avere la capacità di reagire». Una flessione che il mister attribuisce anche alle energie spese ultimamente: «La rincorsa è stata dispendiosa. I risultati di Brescia e Trento sono stati un po’ una delusione, mentre abbiamo rimediato contro il Novara. La reazione c’è stata, ma abbiamo regalato un tempo. Dobbiamo evitare questo aspetto contro la Giana».
Dal punto di vista tattico, l'esperimento visto nella ripresa contro i piemontesi potrebbe non restare un caso isolato. «Il sistema visto nella ripresa contro i piemontesi era l’idea iniziale. Certi giocatori erano stati presi per fare questo sistema tattico e contro il Novara era giusto forzare il secondo tempo. Resta il rammarico per non essere riusciti a vincere, ma abbiamo perso un po’ di slancio dopo il pari. Se lo vorrei riproporre contro la Giana? La tentazione c’è sempre, poi devo sempre tenere conto delle condizioni dei giocatori». Senza Castelli, le gerarchie offensive potrebbero rimescolarsi: «Castelli è una prima punta atipica, mentre Diaw è un giocatore di maggiore profondità. Rabbi può fare il riferimento con altre caratteristiche, mentre Bunino e Falcinelli legano il gioco. Ho quattro opzioni valide a disposizione, dovrò capire chi scegliere dall’inizio e chi a gara in corso».
In chiusura, Iori ha speso parole importanti per i suoi esterni e per l'obiettivo immediato della squadra. «Voglio vedere lo spirito visto nel filotto di vittorie. La Giana gioca molto, tatticamente ha molte idee interessanti. Noi vogliamo chiudere il girone d’andata con un successo per ripartire di slancio nel 2026. D’Alessio? Gli sto dando continuità perché lo vedo partecipe e presente, magari a discapito di De Zen che era stato titolare. Per quest’ultimo è il primo anno con tante gare. Contro il Novara l’ho messo a sinistra perché si è allenato bene. Entrambi mi garantiscono sostanza e qualità sul fondo».