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Il Taranto dopo l'esclusione dalla C ora viaggia verso la liquidazione

di Cristo Ludovico Papa
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L'esclusione del Taranto dal campionato di Serie C non rallenta il flusso di notizie negative che - a mo' di triste costante - continuano a circondare l'universo a tinte rossoblù. Il 7 marzo ha sancito la fine della corsa nel campionato di Lega Pro, ma anche quella di martedì 11 marzo, rappresentava una data campale per il futuro non più della squadra (ormai cancellata dal torneo), bensì del titolo sportivo. La matricola, infatti, esiste ancora, anche se spetterà al Consiglio federale assegnarne la categoria d'appartenenza, laddove il Taranto Fc 1927 partirà con tre punti in meno, triste eredità della pessima annata 2024/25. Nell'aria, però, è forte il sentore che, ben presto, potrebbe non esistere neppure più la società.

Martedì mattina, infatti, si è tenuta l'udienza legata al procedimento per liquidazione giudiziale presentata da un creditore nei confronti del Taranto per una cifra che, secondo le informazioni circolate, ammonterebbe a circa 50mila euro (da corrispondere, al creditore, tramite un piano di rateazione). La stessa udienza, lo scorso 12 febbraio, aveva subito un rinvio di un mese per consentire al club di preoccuparsi esclusivamente della scadenza federale del 17 febbraio che, disattesa poi in parte, ha ugualmente portato i rossoblù all'estromissione dal campionato di C (per via del caos legato ai crediti d'imposta, ritenuti irregolari in termini di modalità di versamento). Un rinvio ulteriore, invece, non accordato ieri nonostante la richiesta del legale societario di poter trovare un accordo conciliatorio nell'arco dei prossimi due mesi. Atteso, a questo punto, l'esito del Tribunale che si è riservato di decidere nel corso della prima Camera di Consiglio utile, solitamente fissata il mercoledì; a tal proposito, non è escluso che la decisione non venga presa già oggi o, al più, entro e non oltre il fine settimana.

Il Taranto - senza alternative differenti - rischierebbe di andare incontro alla liquidazione giudiziale e, quindi, al fallimento. Qualora ciò avvenisse realmente, il club non avrebbe più - nelle prossime settimane - l'affiliazione con la Figc perdendo, difatti, il diritto a partecipare al campionato (qualunque esso sia) e andando, successivamente, incontro alla cancellazione definitiva dalla geografia calcistica italiana. Si tratterebbe dell'ultimo capitolo di una saga che, nel corso del recente anno solare, ha fatto registrare incomprensioni, deferimenti, penalizzazioni e inibizioni a raffica. Nell'ambiente si parla già di nuova società che ripartirebbe dal campionato d'Eccellenza appellandosi all'ex Lodo Petrucci, mentre in quella attuale quasi nessuna componente nutre più fiducia.


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