Dramma Siracusa: tra ritardi e promesse, ecco cosa sta succedendo davvero in società
Il clima di incertezza che avvolge il Siracusa rischia di minare seriamente il percorso sportivo della formazione guidata da mister Turati. La squadra si trova attualmente nel bel mezzo della preparazione per la complicata sfida di domenica contro la Salernitana, una delle corazzate del campionato, ma l'attenzione di giocatori e ambiente è inevitabilmente spostata sulle preoccupanti vicende societarie che si consumano fuori dal rettangolo di gioco.
La crisi degli stipendi e il silenzio del presidente
Al centro del dibattito ci sono i ritardi legati ai pagamenti degli emolumenti. Secondo quanto emerso, il patron Alessandro Ricci avrebbe provveduto a saldare soltanto una parte delle spettanze dovute, lasciando scoperta la mensilità di ottobre. Il presidente ha rivolto un appello alla squadra chiedendo un ulteriore sforzo di pazienza, con la promessa che gli arretrati verranno versati entro i primi dieci giorni del nuovo anno.
Tuttavia, la tensione resta altissima poiché del massimo dirigente azzurro sembrano essersi perse le tracce proprio nel momento più delicato. Questa prolungata assenza di comunicazioni ufficiali sta alimentando i timori di una tifoseria che ha già vissuto momenti bui in passato.
L'incubo del 16 febbraio
La vera data cerchiata in rosso sul calendario è però quella del 16 febbraio. Entro tale scadenza, la società dovrà dimostrare di aver regolarizzato non solo il già citato mese di ottobre, ma anche le mensilità di novembre e dicembre. Il rischio concreto è che, in assenza di una svolta economica decisiva, il futuro del club nel calcio professionistico possa essere messo seriamente a repentaglio.
L'intera comunità siracusana guarda con apprensione a questo termine ultimo, temendo l'ennesimo fallimento sportivo. Negli ultimi tre decenni, la piazza aretusea ha conosciuto palcoscenici prestigiosi, arrivando ad assaporare anche la Serie B, prima di sprofondare nell'anonimato delle categorie inferiori.
L'appello alle istituzioni
In questo scenario di incertezza, cresce la pressione affinché il primo cittadino, Francesco Italia, intervenga in modo incisivo sulla questione. Un'eventuale sparizione dal calcio che conta rappresenterebbe un'umiliazione inaccettabile per la città e per la sua storia sportiva. Senza colpi di scena clamorosi o un intervento risolutivo, il Siracusa rischia di ripetere un copione già visto troppe volte, vedendo svanire ancora una volta il professionismo conquistato con fatica.