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Catania, mister Raffaele: «Classifica corta, se dai un’accelerata...»

di Redazione NotiziarioCalcio.com

Soddisfazione nelle parole di mister Giuseppe Raffaele, al termine del match vinto per 2-1 contro il Foggia allo stadio “Angelo Massimino”:

“Siamo soddisfatti della gara disputata, l’avevamo preparata come stiamo facendo ormai da due mesi a questa parte. Con tenacia, voglia di portare più uomini in zona gol. Abbiamo fatto una partita di un buono spessore tecnico, tattico e agonistico. Anche nel momento in cui bisognava andare sugli avversari quando erano in possesso, lo abbiamo fatto con grande voglia, concentrazione e determinazione, cercando pure di rimediare ad un errore del compagno. Grande partita, ma non abbiamo fatto niente. Siamo soltanto al giro di boa, dobbiamo confermarci e possibilmente migliorarci su tutte le fasi di gioco. Il Catania ha finalizzato due volte, poteva farlo anche più spesso. Speriamo di concretizzare ancora meglio, ma negli ultimi due mesi siamo andati frequentemente in fase realizzativa dimostrando di avere uno degi attacchi più prolifici del girone”.

“Il bilancio del girone d’andata è largamente positivo per la classifica – sul campo saremmo terzi – ma soprattutto per un altro aspetto. Abbiamo cominciato il campionato con tantissime difficoltà sul piano della condizione fisica e delle conoscenze, spesso abbiamo stravolto la squadra tra infortuni e cali di condizione. Io vedo la squadra in una grande evoluzione nella consapevolezza di essere diventata una squadra con la ‘S’ maiuscola. Va a migliorare questo Catania ma piedi per terra, teniamo sempre alta la concentrazione cercando di evitare qualche calo di tensione perchè, in questa categoria, l’avversario ha sempre la qualità per farti gol”. 

“Sales e Russotto? Hanno dato il loro contributo. Sales lo conosco benissimo per averlo allenato. Russotto, come Piccolo, possiede grande qualità. Abbiamo due armi, anzi tre e mi riferisco a Manneh che è entrato alla grandissima. Questo ragazzo comincia a guadagnarsi sempre più considerazione. E’ stato fuori a cavallo tra metà ottobre e novembre per via della Nazionale, ha acquistato fiducia e ci può dare tanto anche lui. Continuiamo a lavorare per migliorare alcune cose. Mi disturba avere preso gol nel finale del primo tempo. In quei dieci minuti finali della prima frazione abbiamo perso un pò il filo delle trame di gioco e del palleggio, dobbiamo essere più bravi a volte nella gestione delle fasi di gioco quando ci troviamo in vantaggio. Siamo stati puniti su palla inattiva. Lavoreremo con maggiore concentrazione ma c’è anche la bravura dell’avversario e va sottolineato il loro gesto tecnico in occasione del gol. Dobbiamo essere più bravi nel contasto quando troviamo avversari altrettanto capaci nel gioco aereo”. 

“Tacopina? Mi auguro che con l’avvento del presidente Tacopina si possa finalizzare ancora di più questa squadra per ottenere un obiettivo che non era quello pronosticato alla vigilia. Noi con tutte le forze vogliamo provare ad ottenere il massimo. Vedremo di cosa saremo capaci, io ho grande fiducia in questi ragazzi. Mi auguro che possiamo tenere un’altra striscia importante di risultati perchè la classifica è così corta che, se dai un’accelerata, di porta ad avere più possibilità nelle ultime 6-7 partite di raggiungere un obiettivo che è quello che vogliamo. Noi siamo concentratissimi sul campo, l’ho sempre detto. Dal primo giorno che sono arrivato a Catania ho cercato insieme ai ragazzi di ricercare la concentrazione. La squadra cresce sotto tutti i punti di vista“. 

“La presenza di Tacopina non può che essere benzina per noi, dopo che la società ha fatto i salti mortali per mettere in moto la macchina e non lasciarla ai box. Noi siamo obbligati a dare sempre il massimo per questa maglia, a prescindere che si vinca o meno. Andiamo avanti con questa mentalità. Partite scontate non ce ne sono, se non vai con la testa al 100% è difficile fare risultato. Siamo contentissimi che il club abbia chiuso questa situazione positiva, ma l’impegno da parte nostra era già al massimo e continuerà ad essere massimale. E’ normale che adesso si viva con un filo di ottimismo in più da parte di tutti, ma molto dipende da noi sul campo“.


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