Casertana, il pres. D'Agostino: «Il nuovo non è mio. Pronto a farmi da parte»
Il clima attorno alla Casertana si fa sempre più teso. Le recenti contestazioni dei tifosi nei confronti della società e, in particolare, del presidente Giuseppe D'Agostino, hanno portato quest'ultimo ad aprire uno spiraglio sulla possibilità di una cessione.
"Se il problema sono io, sono pronto a farmi da parte - ha dichiarato D'Agostino alle colonne de Il Mattino -. Non intendo però cedere al primo che passa, ma solo a chi offre solide garanzie per il futuro della società e del progetto del nuovo stadio".
Un futuro incerto per i rossoblù
Le parole del presidente confermano un malessere profondo all'interno dell'ambiente casertano. I risultati sportivi non sono dei migliori e la tifoseria, stanca di promesse non mantenute, chiede un cambio di rotta. La figura di D'Agostino è finita nel mirino delle critiche, accusato di non aver investito abbastanza sulla squadra e di non essere riuscito a portare a termine il progetto del nuovo stadio.
Il nodo dello stadio
Il nuovo stadio è al centro di questa vicenda. D'Agostino ha ribadito che il progetto va avanti e che con la cessione della società verrebbero cedute anche le quote di partecipazione. "Il nuovo stadio è della Casertana, non mio - ha sottolineato il presidente -. È un bene che appartiene alla città e ai suoi tifosi".
Quali scenari per il futuro?
Le dichiarazioni di D'Agostino aprono diversi scenari per il futuro della Casertana. Da un lato, c'è la possibilità che il presidente trovi un acquirente disposto a investire nel club e a portare avanti il progetto del nuovo stadio. Dall'altro, non si può escludere che la situazione possa degenerare ulteriormente, con il rischio di un'ulteriore destabilizzazione della società.