Casarano, Di Bari non cerca scuse dopo il KO: «Campionato tremendo, dobbiamo chiudere a 28 punti per ritrovare serenità»
Il Casarano esce sconfitto dalla trasferta dello "Scida" contro il Crotone, un 2-0 che lascia l'amaro in bocca soprattutto per come sono maturate le reti avversarie e per le condizioni di emergenza con cui la squadra pugliese è arrivata all'appuntamento. Mister Giuseppe Di Bari, intervenuto in sala stampa, ha analizzato con estrema lucidità il momento dei suoi, sottolineando come la prestazione sia stata condizionata da una fragilità emotiva e da una panchina troppo corta a causa dell'influenza.
«Io penso che abbiamo fatto una mezz'ora di livello abbiamo avuto sullo 0-0 due occasioni nitide per fare gol», ha esordito l'allenatore, ricordando come l'avvio di gara avesse fatto presagire un esito diverso. Il tecnico non ha però nascosto le lacune che hanno permesso al Crotone di sbloccare il match: «Siamo stati un po' ingenui sul primo gol perché comunque sapevamo che il lato forte del Crotone è il lato sinistro, siamo arrivati in ritardo sulle diagonali e siamo stati poco cattivi». Ancora più severo il giudizio sul raddoppio calabrese, descritto come un vero e proprio regalo: «Il 2-0... Vabbè io dico che abbiamo fatto tutto noi perché era una punizione laterale dovevamo rimanere in due dietro invece è rimasto solo uno e abbiamo preso un contropiede».
L'emergenza e la stanchezza mentale
Il secondo tempo ha visto il Casarano mantenere il controllo del pallone senza però riuscire a pungere. Di Bari ha spiegato questa mancanza di brillantezza con la situazione critica vissuta in settimana: «In questo momento è normale siamo anche in emergenza e ci siamo allenati in 13-14. Ferrara e Zanaboni sono arrivati solo ieri e quindi eravamo anche un po' corti di energia». Il virus influenzale che ha colpito sette o otto giocatori ha pesato come un macigno sulla tenuta atletica della squadra: «Siamo un po' corti sia di energia che a livello numerico. I ragazzi hanno tirato tanto la carretta, abbiamo fatto secondo me una grande prima parte di stagione, ora stiamo avendo una flessione».
Nonostante le difficoltà, il mister rivendica l'identità tattica della sua formazione: «Noi quando giochiamo la squadra comunque ha delle idee, ha dei concetti ben chiari. Anche oggi secondo me la squadra ha avuto coraggio. È normale che nell'episodio negativo in questo momento secondo me siamo un po' fragili». Una fragilità che si manifesta soprattutto lontano dalle mura amiche, dove ogni errore viene pagato a caro prezzo.
Un anno di Di Bari e la durezza della Serie C
La conferenza è stata anche l'occasione per fare un bilancio, visto che proprio in questi giorni ricorre il primo anno di gestione Di Bari sulla panchina del Casarano. Il tecnico ha messo a confronto la cavalcata trionfale della scorsa stagione con le insidie della categoria attuale: «Sono due campionati completamente differenti. Quest’anno la Serie C è veramente dura e puoi vincere e perdere con chiunque. Noi abbiamo battuto le prime della classe quasi tutte e abbiamo avuto più difficoltà con le squadre minori».
Di Bari ha poi elogiato la caratura degli avversari incontrati: «Ci sono squadre forti come il Crotone, a pensare che davanti c'ha Murano e Gomez... è difficile. È un campionato molto fisico oltre a essere tattico. La differenza con lo scorso anno è abissale».
Obiettivo 28 punti per un sereno 2026
Nonostante il momento di appannamento, il bilancio del girone d'andata resta positivo per una neopromossa che si trova stabilmente in zona play-off. Tuttavia, Di Bari punta sempre al massimo: «Bisogna capire come si vedono le cose. Io vorrei sempre fare meglio. Il dispiacere è stato quello di non dare continuità a una formazione. Anche oggi abbiamo cambiato per necessità virtù».
La testa ora è tutta all'ultima sfida dell'anno, fondamentale per chiudere il giro di boa con il sorriso e prepararsi al mercato di riparazione: «È fondamentale finire bene davanti ai nostri tifosi e chiudere a 28 punti, che è importante come punteggio. Serve per l’ambiente, ma anche soprattutto per staccare, recuperare l’energia e ritrovarsi nell’anno nuovo con la testa anche un po’ più libera». In chiusura, un accenno al futuro: «La società sta cercando di costruire un qualcosa di bello. È normale che il campionato è tremendo, faremo le nostre valutazioni con il club».