Carpi, parla il DG Bonzanini: «Servono 40 punti per evitare i play-out, sarà un finale di stagione nervoso»
Il Carpi si prepara ad affrontare la seconda metà della stagione con le idee molto chiare e i piedi ben piantati a terra. Nel corso della trasmissione "A Tutta C" su TMW Radio, il direttore generale del club emiliano, Enrico Bonzanini, ha tracciato il solco per il futuro prossimo della squadra, analizzando con precisione le dinamiche che caratterizzeranno il girone di ritorno del campionato di Serie C.
Il focus principale della dirigenza biancorossa è il mantenimento della categoria, un traguardo che richiede una programmazione attenta e una soglia psicologica ben definita. Bonzanini ha spiegato che il tema della permanenza nel professionismo è oggetto di continui confronti all'interno del club, arrivando a definire quella che, secondo la sua visione, è la cifra magica per evitare brutte sorprese.
«È un tema che discutiamo anche internamente. A titolo personale ritengo che quota 40 punti sia quella che permette di stare tranquilli e fuori completamente dalla zona play-out», ha dichiarato il direttore generale. Per Bonzanini, raggiungere questa soglia non significa solo salvarsi, ma farlo con la serenità necessaria per evitare le forche caudine degli spareggi retrocessione, un obiettivo che la società intende centrare con la massima rapidità possibile.
L'analisi del dirigente si è poi spostata sulle insidie che attendono il gruppo nei prossimi mesi. Il calendario del girone di ritorno si preannuncia infatti serratissimo, con un impatto significativo sulla tenuta degli atleti. «Nel girone di ritorno si giocano 18 partite in quattro mesi e questo aumenterà inevitabilmente i carichi mentali e nervosi sui gruppi squadra», ha avvertito Bonzanini, consapevole che la resistenza psicologica conterà quanto, se non più, della condizione atletica.
Inoltre, il direttore generale del Carpi ha previsto possibili scossoni nella gerarchia della classifica. Secondo la sua visione, la seconda parte del torneo potrebbe regalare sorprese da parte di formazioni che finora hanno deluso le aspettative ma che possiedono i mezzi tecnici per risalire la china. «Potrebbero cambiare certi equilibri, non mi stupirei di vedere exploit soprattutto nella parte destra della classifica, composta da squadre che non hanno reso al meglio all’andata ma hanno organici importanti», ha sottolineato. Proprio per questa ragione, il Carpi non può permettersi distrazioni: raggiungere i 40 punti il prima possibile resta l'unica via per navigare in acque sicure in un campionato che si preannuncia sempre più imprevedibile.