Caos Benevento: Vigorito non cede sui quattro esuberi, ecco la verità sulla loro cessione
Il Benevento si affaccia alla sessione invernale di calciomercato, che si aprirà tra soli tre giorni per concludersi il prossimo 2 febbraio alle ore 20, portando con sé un rebus che agita le acque di via Santa Colomba ormai dall'estate.
Al centro dell'attenzione rimane la complessa gestione dei quattro calciatori attualmente esclusi dal progetto tecnico, una questione che promette di essere il tema dominante delle prossime settimane, nonostante le trattative per una loro cessione si preannuncino estremamente in salita.
Una condizione atletica da ricostruire
Come analizzato nell'edizione odierna de Il Mattino, la posizione di questi atleti è singolare: dall'inizio del torneo non hanno mai calcato il terreno di gioco né ricevuto una singola convocazione ufficiale. Il loro regime di allenamento, svolto costantemente in forma separata rispetto al resto del gruppo squadra, rappresenta un ostacolo non indifferente per qualsiasi club interessato all'acquisto. Le società acquirenti dovrebbero infatti mettere in conto tempi tecnici piuttosto lunghi per riportare i giocatori a una condizione fisica ottimale, fattore che scoraggia potenziali investimenti immediati.
La linea dura della presidenza
Sul fronte dirigenziale, il presidente Oreste Vigorito non sembra intenzionato a fare passi indietro. La proprietà ha confermato una posizione di estrema fermezza: il club è disposto a farsi carico degli stipendi fino alla scadenza naturale dei contratti, escludendo categoricamente l'ipotesi di riconoscere buonuscite per agevolare risoluzioni consensuali. Le dichiarazioni del patron suggeriscono inoltre che la vicenda non riguardi esclusivamente l'aspetto agonistico, ma coinvolga valutazioni di più ampio respiro che trascendono il solo ambito sportivo.
Le origini della frattura e i risvolti legali
Le radici di questo strappo risalgono alla scorsa estate, innescate da una gestione scaglionata del piano ferie che spinse alcuni tesserati a presentarsi presso l'antistadio per reclamare il diritto ad allenarsi. Tra i protagonisti di quel braccio di ferro figurano Acampora, Viviani, Pinato e Agazzi. I quattro hanno successivamente intrapreso una battaglia legale davanti al collegio arbitrale, ottenendo un verdetto favorevole che ha sancito il loro reintegro, un risarcimento economico e il pagamento delle spese legali a carico del club.
In seguito a tale sentenza, la società ha formalmente inserito i calciatori nell'organico ufficiale, assegnando loro i numeri di maglia, dopo l'iniziale esclusione dal ritiro e dalle attività collettive. Nonostante questo atto formale, il muro tecnico resta invalicabile. Resta da capire se, nell'imminente finestra di mercato, si presenteranno opportunità concrete per sbloccare l'impasse o se i quattro tesserati rimarranno nell'ombra fino al termine della stagione.