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Brescia, rivoluzione Rigamonti: pronto il piano da 55 milioni per lo stadio del futuro

di Redazione Notiziario del Calcio

Il dibattito sul futuro dello stadio Rigamonti torna a farsi serrato, delineando una prospettiva di profondo rinnovamento per l'impianto cittadino. L'obiettivo che accomuna il presidente Giuseppe Pasini e l'amministrazione comunale di Brescia è chiaro: abbandonare la logica delle soluzioni provvisorie per dotare la città di una struttura moderna, funzionale e al passo con i tempi.

L'idea cardine del progetto, come riferito dalle colonne del Corriere della Sera, non è inedita, ma affonda le radici in un piano già elaborato nel 2017. La visione di Pasini punta alla creazione di un impianto con una capienza modulata tra i 16.000 e i 20.000 posti, caratterizzato da una copertura totale di tutti i settori. Per quanto riguarda la strategia d'intervento, l'intenzione è quella di procedere per gradi: una ristrutturazione settoriale che consenta di rinnovare progressivamente le varie aree dello stadio senza bloccarne l'utilizzo, ricalcando il modello virtuoso già messo in pratica a Bergamo.

Tuttavia, un'operazione di tale portata richiede uno sforzo economico rilevante. Le stime attuali parlano di un investimento complessivo che si aggira intorno ai 55 milioni di euro. Anche i tempi di realizzazione sono stati ipotizzati con precisione: una volta inaugurati i cantieri, i lavori dovrebbero protrarsi per un arco temporale compreso tra i quattro e i cinque anni.

Un fattore determinante per la riuscita dell'opera riguarda le tempistiche burocratiche e legislative. Dal Comune giungono segnali di cauto ottimismo in merito alla questione dei vincoli della Sovrintendenza. Esiste infatti il rischio che nel 2029, al raggiungimento dei 70 anni di vita dell'impianto, possano scattare tutele che limiterebbero drasticamente i margini di manovra per le ristrutturazioni pesanti. Per scongiurare questo scenario, l'amministrazione e la società mirano ad avviare i lavori prima della conclusione dell'attuale mandato amministrativo, mettendo così in sicurezza il percorso di trasformazione del Rigamonti nel nuovo cuore pulsante del calcio cittadino.


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