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Arzignano Valchiampo, il dg Togni svela la crisi Bianchini: «Abbiamo sentito la necessità di dare una scossa»

di Redazione Notiziario del Calcio

Matteo Togni, direttore generale dell'Arzignano Valchiampo, ha fornito un quadro esaustivo del momento attuale della squadra, ospite della trasmissione A Tutta C, in onda su TMW Radio e il61. La società veneta, al suo quarto anno consecutivo tra i professionisti, ha attraversato un periodo di difficoltà culminato con l'avvicendamento in panchina, una scelta che il dirigente ha spiegato nel dettaglio.

Obiettivi e cambio di panchina

Togni ha aperto l'intervento ribadendo la missione prioritaria del club, che rimane invariata nel tempo: «Siamo al quarto anno consecutivo di professionismo e l’obiettivo primario resta sempre lo stesso: consolidare la permanenza in Serie C». L'intento della società è quello di progredire gradualmente, ma con prudenza: «All’interno di questo macro-obiettivo cerchiamo ogni anno di fare piccoli step di crescita, senza mai strafare».

Riguardo l'esonero di Giuseppe Bianchini, il direttore generale ha voluto spendere parole di stima e affetto, dissociando la decisione tecnica da qualsiasi giudizio umano: «Tengo a precisare che è un amico, un professionista eccezionale e una persona splendida con cui abbiamo condiviso un percorso ricco di soddisfazioni. Qualsiasi paragone non avrebbe senso». La scelta è stata dettata esclusivamente dalle esigenze del momento: «Quando la società prende una decisione è perché in quel momento ci sono state delle difficoltà. La cultura del lavoro non è mai mancata, ma abbiamo sentito la necessità di dare una scossa».

L'arrivo di Daniele Di Donato e del suo staff sembra aver sortito l'effetto desiderato, riportando i valori fondamentali del club: «Con l’arrivo di Di Donato e del suo staff stiamo ritrovando positività, propositività e quella serenità che deve sempre accompagnare la famosa “cultura del lavoro” che ci rappresenta e che rispecchia anche il nostro territorio».

La classifica corta e il rilancio

Il Girone A è noto per la sua estrema imprevedibilità e per la classifica compressa: un divario di soli sette punti separa la zona playoff dall'ultima posizione. Un elemento, questo, che dà fiducia alla squadra veneta, attualmente fuori dalla zona playout e in netta ripresa.

L’ultimo pareggio contro una squadra insidiosa come l’Inter è stato descritto come "un punto pesante" da Togni: «Assolutamente. Tutti i punti sono importanti, soprattutto contro squadre insidiose come l’Inter». La situazione di grande equilibrio del raggruppamento – con la sola eccezione del Vicenza che naviga nettamente in testa – rappresenta un’opportunità: «La classifica è davvero equilibrata [...] e questo ci dà fiducia: abbiamo tutte le carte in regola per tirarci fuori definitivamente da questa situazione».

Stabilità, crescita e settore giovanile

Il direttore generale ha ricordato che l’Arzignano ha abituato i suoi tifosi a grandi rimonte, anche grazie a un ambiente di lavoro sereno, un elemento non scontato nel calcio di terza serie. La società si impegna costantemente per ottimizzare le condizioni di lavoro di tutti i tesserati: «Cerchiamo sempre di mettere tutti – staff, giocatori, dipendenti – nelle migliori condizioni possibili: logistiche, organizzative e infrastrutturali».

Parte del lavoro è dedicato anche al miglioramento delle strutture, in sinergia con l'amministrazione comunale, sia per la prima squadra che per il vivaio. La crescita interna è, infatti, motivo di orgoglio: «A proposito, nell’ultimo periodo abbiamo fatto esordire un ragazzo del 2007 del nostro vivaio, un orgoglio enorme per noi. Stiamo cercando di sposare in pieno la filosofia attuale della Serie C: valorizzare i giovani del territorio e le risorse interne».

La continuità come punto di forza

Fondamentale nel progetto Arzignano è la continuità nel management, in particolare il rapporto pluriennale con il direttore sportivo Mattia Serafini. Insieme da sette anni, hanno condiviso la retrocessione e il ritorno nel professionismo. Togni ha definito questo legame un «valore aggiunto fondamentale», lodando la professionalità e la passione di Serafini.

Nonostante i momenti difficili, come la dolorosa retrocessione, la fiducia del Consiglio di Amministrazione nel progetto è sempre rimasta alta. Da quel momento, l'investimento in strutture, rosa e organizzazione ha portato la squadra al successo attuale: «Oggi siamo al quarto anno consecutivo di Serie C in una città di 25.000 abitanti: non è una metropoli, ma è un contesto dove si può fare calcio in modo serio, sostenibile e propositivo. La continuità con Serafini e con tutto lo staff è la nostra forza».

In vista del prosieguo della stagione, che vedrà l'Arzignano affrontare un importante scontro diretto contro la Pro Patria, Togni ha ribadito la fiducia nel Girone A, dove i valori sono livellati e la continuità di rendimento fa la differenza. Riguardo la sua squadra, l'ottimismo è alto: «Io guardo in casa nostra e vedo una ritrovata voglia di lavorare, fiducia, serenità ed entusiasmo. Siamo contenti di come abbiamo reagito al momento difficile. Potevamo avere qualche punto in più o in meno, ma alla fine della stagione gli episodi si compensano. Dobbiamo proseguire sul nostro cammino, dritti verso l’obiettivo salvezza. Con la Pro Patria sarà una partita importante per entrambe: speriamo di fare una buona prova».


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