.

Arezzo, Manzo esalta la squadra dopo Ravenna: «Abbiamo dimostrato che ad oggi siamo la squadra da battere»

di Redazione Notiziario del Calcio

La perentoria dimostrazione di superiorità che l'Arezzo ha offerto sul campo del Ravenna ha suscitato un’ondata di entusiasmo e ha rinvigorito l'orgoglio del presidente amaranto, Guglielmo Manzo.

La prova di forza esterna, infatti, non è stata soltanto un risultato positivo in termini di classifica, ma ha fornito una chiara indicazione del potenziale e della mentalità che anima il gruppo toscano.

Il massimo dirigente della società, forte del successo conseguito e della performance espressa, appare assolutamente certo del valore del suo collettivo, tanto da lanciare una dichiarazione che suona come una sfida nei confronti delle altre pretendenti al primato: «Abbiamo dimostrato che ad oggi siamo la squadra da battere», ha affermato il presidente con una nota di fiera sicurezza. Questo riconoscimento pubblico della qualità del lavoro svolto è certamente un elemento che galvanizza l'ambiente e rafforza la convinzione nei propri mezzi.

Tuttavia, Manzo ha voluto subito calibrare l'euforia del momento con un monito necessario per mantenere alta la concentrazione. Se da un lato nello spogliatoio i complimenti per gli atleti sono stati sinceri e meritati, dall’altro il numero uno amaranto ha voluto ribadire l'importanza di non considerare la missione già compiuta, sottolineando: «ho ribadito loro che non abbiamo ancora fatto nulla».

La gioia per i tre punti è indubbiamente immensa, ma non deve portare ad abbassare la guardia o a rilassarsi: «La vittoria è una soddisfazione enorme, ma da domani si riparte a lavorare a testa bassa». Questo mantra del “lavoro umile e incessante” è il vero pilastro su cui la società intende costruire il proprio percorso.

L’analisi del presidente ha poi toccato la sfera del gruppo, evidenziando una coesione che trascende i singoli e alimenta l'ambizione collettiva. L'Arezzo sta dimostrando di essere un blocco unico e determinato, che "sta lottando tutta unita per un unico obiettivo". Manzo ha lodato anche la profondità della rosa e l'impegno costante di tutti i suoi componenti, un fattore cruciale per affrontare un campionato lungo e dispendioso: «tutti i giocatori si fanno trovare pronti quando vengono chiamati in causa», a testimonianza di una preparazione meticolosa e di una mentalità da squadra di vertice.

Un elemento fondamentale e insostituibile di questo successo, come ha tenuto a precisare Manzo, è la guida tecnica. Il presidente ha espresso una fiducia incondizionata nell’operato di Massimo Bucchi, riconoscendogli non solo la competenza tattica, ma soprattutto le doti umane e gestionali che riescono a fare la differenza nello spogliatoio.

«Bucchi sta dando serenità, unità e competenza», ha dichiarato il patron, sottolineando come l’allenatore sia il perno su cui ruota l’equilibrio interno. La sua capacità di amministrare gli uomini e l'ambiente è impeccabile: «Sa gestire il gruppo al meglio», ha chiosato Guglielmo Manzo, concludendo con una previsione netta e ambiziosa: «sono convinto che ci condurrà ad obiettivi importanti». La strada è ancora lunga, ma la consapevolezza di essere "la squadra da battere" è ormai consolidata.


Altre notizie
PUBBLICITÀ