Arezzo, il pres. Manzo: «Non si metta in discussione il mio impegno»
La sconfitta nel derby contro il Perugia ha scatenato una vera e propria bufera sull'Arezzo. Il presidente Guglielmo Manzo, intervistato da Amaranto Magazine, non ha usato mezzi termini per esprimere la sua rabbia e delusione.
"Non è stata solo la sconfitta nel derby - ha tuonato Manzo - ma un mese e mezzo di prestazioni al di sotto delle aspettative. La squadra è ben pagata e deve dare di più. Non è accettabile che alcuni giocatori si concedano serate mondane, mentre la squadra è in difficoltà".
Per scuotere l'ambiente, Manzo ha deciso di adottare misure drastiche: la squadra è stata mandata in ritiro forzato fino a Natale, con la possibilità di prolungare la permanenza in caso di ulteriori insufficienze.
"La società sta facendo grandi sforzi - ha sottolineato il presidente - e la squadra deve dimostrare di essere all'altezza. Voglio vedere una reazione immediata, già dalla prossima partita di Coppa".
Sul futuro dell'allenatore Emanuele Cutolo e del suo vice Massimo Troise, Manzo è stato chiaro: "Il progetto tecnico va avanti con loro. Ma se i risultati non dovessero arrivare, a gennaio non avremo paura di intervenire sul mercato. Se sarà necessario, cambieremo anche 20 giocatori".
La tensione è alta anche tra la società e i tifosi. Manzo ha ammesso di aver avuto uno scontro verbale con un tifoso durante la partita: "Ho reagito a una provocazione. Ma non tollero che si metta in discussione il mio impegno per questa squadra".