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Salernitana tra ambizioni e prundenza: ma il sogno serie A è vivo

di Massimo Poerio

La Salernitana si trova in un momento cruciale della sua stagione, con diverse voci che si intrecciano tra cautela e ambizione. Mentre la società parla di un piano triennale basato sull'autofinanziamento e il direttore sportivo Gianluca Petrachi punta a una "salvezza tranquilla" con un occhio ai playoff, l'allenatore Giovanni Martusciello predica prudenza, ricordando la giovane età del progetto.

L'entusiasmo, però, è palpabile dopo la recente vittoria a Palermo. Il capitano Luigi Sepe ha rotto gli indugi, dichiarando apertamente: "Per il blasone della piazza e della tifoseria ritengo che la Salernitana debba lottare fino alla fine per tornare in serie A e aprire un ciclo importante nella massima categoria". Anche il difensore Gianmarco Ferrari, pur più cauto, vede "tutte le componenti per vivere una stagione da protagonisti".

L'ottimismo non si limita allo spogliatoio. Diverse vecchie glorie granata, tra cui Giovanni Pisano e Roberto Breda, considerano la Salernitana una seria candidata alla promozione, sottolineando la competitività della rosa e l'importanza del "dodicesimo uomo", ovvero il supporto dei tifosi.

Nonostante le buone prospettive, emergono alcune aree di miglioramento. La squadra necessita di rinforzi in difesa, centrocampo e attacco per la finestra di mercato di gennaio. In particolare, si cercherà un difensore centrale di spessore, almeno due centrocampisti e una seconda punta complementare agli attaccanti già in rosa.

Il futuro della squadra dipenderà molto dalle decisioni della proprietà guidata da Danilo Iervolino. La domanda chiave è se verranno fatti investimenti importanti a gennaio o se prevarrà una politica di "cedere prima di acquistare".


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