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Polveriera Bari, i tifosi hanno deciso da che parte stare: «Sarà linea dura»

di Davide Guardabascio

Dopo la conferenza stampa di ieri, la scena calcistica italiana nostrana è stata animata da una serie di dichiarazioni incrociate tra il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, il sindaco di Bari, Antonio Decaro, e lo stesso figlio di Aurelio e presidente dei biancorossi, Luigi De Laurentiis. A seguito delle affermazioni del presidente azzurro sulla possibilità di considerare il Bari come la "seconda squadra" del Napoli, la situazione ha preso una piega controversa che ha coinvolto anche il figlio di De Laurentiis, Luigi, proprietario del Bari.

Ora è il turno dei tifosi pugliesi di esprimere il loro punto di vista sulla vicenda. Il tifo organizzato del Bari ha diffuso un comunicato attraverso i canali ufficiali, nel quale esprime la propria posizione in merito alle polemiche. Nel post, i tifosi ribadiscono il loro attaccamento alla maglia biancorossa e la volontà di preservare l'autonomia e l'identità del Bari, senza legami che possano minare la storia e la passione che li lega alla squadra.

Questo il comunicato del tifo organizzato barese:

"Le parole di Aurelio De Laurentiis non hanno fatto altro che confermare che la linea intrapresa dalla Curva Nord in questi mesi fosse quella giusta: una società allo sbando, incapace di programmare una stagione vincente dopo essere arrivata a 100 secondi dalla serie A. Una società che ha preferito smantellare la squadra quando sarebbe stato sufficiente puntellarla. Una società che non ha mai chiarito quelle scelte e non ci ha mai messo la faccia, facendo perdere la dignità anche al DS davanti ai microfoni.

In tanti anni ne abbiamo viste tante, ma non ci eravamo mai trovati davanti ad una situazione del genere, dove un padre (Aurelio) umilia pubblicamente suo figlio (Luigi) facendolo apparire come lo scemo di turno che ha in mano un giocattolino di secondo rango: la "seconda squadra del Napoli".

Noi non abbiamo mai vinto scudetti, non abbiamo mai viaggiato in Europa e non pretendiamo fare paragoni con Napoli e col Napoli. Ma abbiamo una storia, un'identità, un bacino di utenza tra i più grandi in Italia. E pertanto, non potremo mai essere la "seconda squadra" di nessuno. Per questi motivi, invitiamo la famiglia De Laurentiis a passare la mano e a sparire al più presto dalla nostra città.

Annunciamo, quindi, l'inizio di una linea dura che ci vedrà comunque presenti - a dimostrazione di quanto attaccamento e partecipazione siano tratti distintivi della nostra tifoseria - ma ancora più intransigenti nell'esprimere all'unisono la richiesta di una nuova proprietà che tratti Bari con rispetto".


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