«Nessun alibi, ma è giusto parlarne»: Mario Aiello rompe il silenzio sulla direzione di gara
Il pareggio tra Avellino e Palermo continua a far discutere, lasciando in dote alla piazza biancoverde un mix di orgoglio per la prestazione e rammarico per alcune decisioni arbitrali che avrebbero potuto cambiare l'inerzia del match.
A dare voce al malcontento della società è stato il direttore sportivo Mario Aiello, il quale, in un intervento ai microfoni di Radio Ufita, ha analizzato l'andamento del confronto sottolineando i momenti chiave che hanno lasciato l'amaro in bocca al club irpino.
«Siamo rimasti arrabbiati per come è finita la partita – ha esordito Aiello –. La prestazione è stata ottima e, per quanto visto in campo, avremmo meritato i tre punti». Nonostante la qualità del gioco espressa dalla squadra, il dirigente ha puntato il dito su situazioni specifiche che avrebbero impedito ai lupi di centrare l'intera posta in palio: «Ci sono stati però almeno tre episodi che, a nostro avviso, ci hanno danneggiato e non ci hanno permesso di raggiungere l’obiettivo».
Aiello ha voluto precisare che l'uscita odierna non rappresenta un cambio di rotta nella filosofia comunicativa della società, storicamente poco incline a lamentarsi dei fischietti, ma una necessità dovuta all'accumularsi di sviste evidenti. «Come società non abbiamo mai contestato le decisioni arbitrali, anche se nelle ultime settimane qualche episodio sfavorevole c’è stato. È chiaro che quando, nella stessa partita, si verificano ben tre situazioni a nostro danno, diventa giusto parlarne», ha spiegato il DS, tenendo comunque a ribadire la linea del club: «In ogni caso, non abbiamo mai usato questi episodi come alibi per i risultati».
Entrando nel merito delle proteste, il direttore sportivo ha isolato l'episodio che più di tutti ha inciso sull'equilibrio del derby: un mancato provvedimento disciplinare nei confronti del difensore rosanero Bani durante un duello con Tutino. «Se dobbiamo parlare in maniera informale, l’episodio che mi ha dato più fastidio è stata la mancata seconda ammonizione a Bani in un uno contro uno con Tutino, che lo aveva superato», ha denunciato Aiello. Secondo la ricostruzione del dirigente, la sanzione sarebbe stata inevitabile: «In quel caso c’erano il secondo giallo e il rosso: eravamo già sull’1-0 e la partita avrebbe potuto prendere un’altra direzione».