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Lecco, Di Nunno sconvolgente: «Ho paura che i miei si vendano le partite»

di Nicolas Lopez

Il Lecco si trova attualmente all'ultimo posto in classifica, distante otto punti dalla squadra al quart'ultimo posto, e si trova in grave pericolo di retrocedere dalla Serie B dopo soltanto una stagione. Secondo il presidente Paolo Di Nunno, il verdetto sembra essere già stato deciso. Dopo la sconfitta contro il Palermo, il numero uno del club ha rilasciato dichiarazioni preoccupanti.

"Del risultato mi interessa poco, ormai siamo condannati a retrocedere - riporta Ilovepalermocalcio.com - Spero che mettano il telefono sotto controllo a tutti perché nel calcio si vendono e si truccano le partite ancora oggi e ho paura di movimenti strani da parte dei nostri tesserati". 

I giocatori non hanno tardato a rispondere, emettendo un comunicato tramite l'Associazione Italiana Calciatori: "I Calciatori e i Tecnici tesserati per la società Calcio Lecco 1912 Srl esprimono il proprio sconcerto per le dichiarazioni rilasciate dal Presidente Paolo Leonardo Di Nunno dopo la partita disputata nella giornata di ieri. Le sue affermazioni, riguardanti un presunto coinvolgimento dei tesserati in condotte illecite, sono semplicemente diffamatorie. Nessuno deve o dovrà mai mettere in dubbio il nostro impegno sul campo, la nostra lealtà e la nostra trasparenza. Respingiamo dunque fermamente le illazioni del Presidente, lesive della nostra reputazione, parole che gettano discredito sul lavoro svolto da ogni singolo membro della squadra e sull’immagine del nostro club nel suo complesso. Il nostro gruppo è unito e determinato per continuare, con il massimo impegno, a inseguire una salvezza che a molti sembra impossibile e per difendere l’onore della nostra squadra, della nostra città e dei nostri tifosi, certi di poter sempre onorare sul campo la maglia che indossiamo fino all’ultimo minuto".


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