Brunori rompe il digiuno e carica il Palermo: «Qui la pressione ti fa sentire vivo»
Il Palermo torna a sorridere grazie a una prestazione convincente che ha portato alla netta vittoria per 5-0 contro il Pescara. Ma oltre al risultato, per i rosanero c'è un'altra notizia importante: Matteo Brunori ha finalmente sbloccato il suo bottino personale in questa stagione, siglando la prima rete dopo un avvio di campionato complicato.
Il capitano della squadra siciliana ha concesso un'intervista al Corriere dello Sport, nella quale ha affrontato diversi temi legati al momento della squadra e alle sfide che attendono il Palermo in questa Serie B 2025/2026.
Brunori non nasconde le difficoltà legate all'indossare la fascia di capitano in una piazza storica e passionale come quella palermitana. L'attaccante ha spiegato con lucidità come la responsabilità faccia parte integrante dell'esperienza in rosanero: "Quando un giocatore firma per Palermo sa bene l'importanza della piazza che comporta anche pressioni. Ciascuno di noi deve essere bravo a trovare un equilibrio interno. Ma l'attesa ti fa sentir vivo e spinge a dare il massimo. In più avere un panchina uno come Inzaghi aiuta".
Parole che testimoniano la maturità del bomber e la sua capacità di trasformare le aspettative in energia positiva. Il riferimento al tecnico Filippo Inzaghi sottolinea inoltre l'importanza della guida tecnica in un contesto dove la gestione della pressione risulta fondamentale quanto le qualità tecniche.
Il cammino del Palermo in questa stagione di Serie B non è stato privo di ostacoli. Brunori ha analizzato le difficoltà incontrate finora e la necessità di crescere settimana dopo settimana: "Dobbiamo alzare il livello e lo facciamo durante la settimana col lavoro; però abbiamo affrontato subito le più forti, e perso solo col Monza. Abbiamo la consapevolezza del nostro valore. E' qualcosa che forse ci è mancato negli altri anni".
Una dichiarazione significativa che evidenzia due aspetti cruciali: da un lato il riconoscimento di un calendario iniziale impegnativo, che ha visto i rosanero confrontarsi immediatamente con squadre di alta classifica; dall'altro l'autocritica costruttiva rispetto alle stagioni precedenti, nelle quali evidentemente è mancata quella convinzione nei propri mezzi necessaria per competere ai massimi livelli.
Nel mirino del Palermo c'è ora la sfida contro la Juve Stabia, avversario che evoca ricordi amari nella tifoseria siciliana. Nella scorsa edizione dei playoff, infatti, furono proprio le vespe campane a eliminare i rosanero, interrompendo le ambizioni di promozione della squadra.
Brunori non dimentica quella delusione e la indica come motivazione aggiuntiva per il prossimo confronto: "Dobbiamo ripartire da quella amarezza, ricordarcene e mettere in campo con la Juve Stabia un'energia e una rabbia diverse".
Un messaggio chiaro alla squadra e all'ambiente: il Palermo vuole riscattare l'eliminazione subita e dimostrare di essere cresciuto rispetto alla scorsa stagione. La ricerca di quella "energia e rabbia diverse" di cui parla il capitano rappresenta l'obiettivo mentale che la squadra deve raggiungere per affrontare al meglio un match dal forte valore simbolico.
Le parole di Brunori tracciano il ritratto di una squadra che sta cercando la propria identità e la giusta mentalità per competere in un campionato equilibrato e difficile come la Serie B. La consapevolezza del proprio valore, evidenziata dall'attaccante, rappresenta il punto di partenza per costruire una stagione importante.
Il gol ritrovato dal capitano può rappresentare la svolta psicologica per l'intera squadra. Avere Brunori in forma e decisivo sotto porta è fondamentale per le ambizioni del Palermo, che può contare su un bomber esperto e su una guida tecnica di prestigio come quella di Filippo Inzaghi.
La sfida con la Juve Stabia sarà il primo banco di prova per verificare se le parole del capitano si tradurranno in prestazione e risultato. Il Palermo ha tutte le carte in regola per puntare in alto, ma dovrà dimostrare sul campo di aver imparato dagli errori del passato e di possedere quella mentalità vincente che finora è mancata.