RedBird cerca fino a 700 milioni per ristrutturare il debito del Milan con Elliott
Il fondo RedBird Capital Partners ha avviato una complessa operazione di rifinanziamento che potrebbe ridefinire l'assetto finanziario del Milan. Secondo quanto emerge da indiscrezioni di mercato, la società di Gerry Cardinale starebbe negoziando con diversi interlocutori per ottenere un prestito compreso tra 600 e 700 milioni di dollari, destinato a ristrutturare il debito residuo contratto con Elliott Management, il fondo che aveva guidato il club meneghino prima della cessione avvenuta nel 2022.
L'operazione si inserisce nel quadro del cosiddetto vendor loan, lo strumento finanziario che aveva permesso a RedBird di completare l'acquisizione del Milan, valutato all'epoca dell'operazione circa 1,2 miliardi di euro. Questa formula di finanziamento venditore, utilizzata frequentemente nelle operazioni di private equity, aveva consentito a Cardinale di ridurre l'esborso iniziale, mantenendo però un'esposizione debitoria nei confronti del precedente proprietario.
Tra i nomi emersi come possibili finanziatori figura Comvest Credit Partners, operatore statunitense specializzato nel settore del private credit. Come riportato dalla piattaforma finanziaria PitchBook, Comvest non è un interlocutore nuovo per RedBird: i due fondi hanno già collaborato in altre iniziative d'investimento, costruendo nel tempo una relazione professionale consolidata.
La nuova linea di credito potrebbe adottare una struttura "payment-in-kind", meccanismo tecnico noto con l'acronimo PIK. Questa particolare configurazione finanziaria prevede che gli interessi non vengano corrisposti periodicamente, ma si accumulino nel tempo per essere liquidati in un'unica soluzione alla scadenza del prestito. Tale impostazione comporta inevitabilmente un progressivo aumento dell'esposizione debitoria complessiva, fattore che dovrà essere attentamente valutato nella pianificazione finanziaria di lungo periodo.
Le trattative risultano attualmente in corso con diversi potenziali partner finanziari, ma non avrebbero ancora raggiunto una conclusione definitiva. L'incertezza che caratterizza questa fase negoziale è tipica di operazioni di questa portata, dove la definizione delle condizioni contrattuali richiede un'accurata analisi dei rischi e delle prospettive future.
L'obiettivo dichiarato dell'operazione consiste nel rinegoziare le condizioni del prestito originariamente acceso con Elliott Management. Il debito aveva già subito una prima ristrutturazione nel dicembre 2024, quando RedBird era riuscita a ridurre la quota capitale a 489 milioni di euro, ottenendo contestualmente una proroga della scadenza fino a luglio 2028.
Tuttavia, la dinamica degli interessi ha successivamente modificato il quadro finanziario. Secondo documentazione interna di ACM Bidco – la holding olandese costituita da RedBird specificamente per gestire l'operazione di acquisizione del Milan –, citata dalla testata specializzata Calcio e Finanza, al 30 giugno 2025 l'ammontare complessivo era risalito a 523 milioni di euro proprio a causa della maturazione degli interessi nel periodo intercorso.
Questa oscillazione evidenzia la complessità della gestione finanziaria di un asset calcistico di primo livello, dove gli oneri finanziari rappresentano una voce significativa del bilancio complessivo e richiedono strategie di ottimizzazione continue.
Il possibile coinvolgimento di Comvest nell'operazione Milan non rappresenterebbe un episodio isolato nella collaborazione tra i due fondi. RedBird e Comvest avevano già investito congiuntamente nella startup tecnologica iCreditWorks, realtà operante nel settore FinTech, partecipando a un aumento di capitale da 60 milioni di dollari concluso nell'aprile 2025.
Questa precedente partnership potrebbe aver gettato le basi per un'estensione della collaborazione anche nel comparto sportivo, settore nel quale RedBird vanta competenze specifiche attraverso diversi investimenti nel panorama calcistico internazionale. La sinergia tra le due realtà finanziarie potrebbe dunque consolidarsi ulteriormente, aprendo scenari di cooperazione su più fronti.
Qualora l'operazione di rifinanziamento venisse portata a termine con successo, il Milan entrerebbe in una nuova fase della propria governance finanziaria. La ristrutturazione del debito potrebbe garantire maggiore flessibilità nella gestione delle risorse, elemento cruciale in un contesto calcistico sempre più competitivo sul piano degli investimenti sportivi.
La capacità di ottimizzare la struttura del debito rappresenta un fattore determinante per sostenere le ambizioni sportive del club senza compromettere l'equilibrio economico-finanziario. Le recenti normative europee in materia di sostenibilità finanziaria dei club, inoltre, rendono ancora più strategica una gestione oculata delle passività.
L'esito delle trattative attualmente in corso determinerà non solo le condizioni economiche immediate, ma anche le prospettive di medio-lungo termine per il progetto sportivo rossonero. RedBird, attraverso questa manovra finanziaria, mira evidentemente a consolidare la propria posizione proprietaria, rimodulando le scadenze e le condizioni del debito in modo da garantire maggiore stabilità alla struttura complessiva dell'investimento.