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Real Sarno, il dg Cerrato: “Non abbattiamoci, usciremo da questo momento negativo”

di Davide La Rocca

60 anni, 39 dei quali vissuti su un campo di calcio. Momenti belli e brutti, vittorie e sconfitte hanno costellato la carriera di Alfonso Cerrato, direttore generale della Real Sarno.

Direttore Cerrato, quali sono state le principali esperienze che hai vissuto nel mondo del calcio?
-Oltre ad essere stato tra i fondatori dell’Intercampania, una delle società storiche di Sarno, ricordo con piacere le stagioni al Castel S. Giorgio, alla Sianese e tra le più recenti, all’Atripalda. Ma le emozioni più belle le ho vissute qui a Sarno, con la bella esperienza della Virtus Sarno e le stagioni in serie D con Sarnese ed Ippogrifo.

A proposito di emozioni, qual’è stata la gioia più bella che il calcio ti ha regalato?
-Senza dubbio il trionfo nella Coppa Italia Dilettanti con l’Ippogrifo, che ci aprì le porte della serie D: il titolo regionale contro l’Arzanese all’Arechi e quello nazionale al Flaminio di Roma contro il Viareggio. Due grandi vittorie che porterò sempre nel mio cuore.

E da quest’anno sei direttore generale della Real Sarno…
-Esatto, sono stati Michele Pastore, Natale Pastore e Giuseppe Montoro a propormi di prendere parte a questo nuovo progetto, persone competenti oltre che vecchi amici. Mi sono sentito onorato della loro considerazione nei miei confronti ed ho accettato con entusiasmo. Rivolgo un sincero ringraziamento anche all’ex patron della Città di Eboli (società dalla quale é stato rilevato il titolo sportivo per l’iscrizione al campionato [n.d.r.]), l’amico Armando Cicalese.

La squadra non sta attraversando un buon momento, appena 1 punto nelle prime 5 partite.
-Abbiamo faticato molto ma era prevedibile, ci é mancata anche un po’ di fortuna in verità, penso alle gare contro Poseidon e Rocchese, avremmo meritato di vincerle entrambe ed invece abbiamo raccolto soltanto un pareggio. Ritengo che la rosa sia molto promettente e, a parte le squadre di vertice, possa competere alla pari con tutti. Non dimentichiamo che si tratta di un gruppo completamente nuovo, ci vuole un po’ di tempo per riuscire ad esprimere tutto il potenziale, ma sono fiducioso.

Momento delicato quindi, come se ne esce?
-Semplicemente non abbattendosi, continuando a credere nella bontà del proprio lavoro, dalla dirigenza allo staff tecnico. É importante trasmettere tranquillità alla squadra, auspicando di invertire la tendenza già nelle prossime 2 partite, entrambe da disputare in casa. Il primo obiettivo é certamente la salvezza ma come detto, ritengo che questa squadra abbia le potenzialità per disputare un campionato più che dignitoso.

Hai parlato prima di progetto, quali sono gli obiettivi che la Real Sarno si pone per i prossimi anni?
-Vogliamo operare con 2 priorità fondamentali: per prima cosa coinvolgere più sarnesi possibili, poiché credo fermamente che questa realtà abbia molto da offrire al calcio. E poi puntare sui giovani, a tal proposito stiamo già programmando varie collaborazioni con le scuole calcio del territorio.

Insomma abbiamo tanta voglia di fare calcio. E vogliamo farlo qui, nella nostra amata Sarno.


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