.

Lazio - Cpc Civitavecchia, Presutti: "Domenica 90' per scrivere la storia"

di Anna Laura Giannini

A soli tre giorni dal match dell'anno per la CPC2005, con cui cercherà di consacrare una stagione da protagonista è capolista nel campionato di Promozione laziale, raccontiamo della stagione con il direttore sportivo Patrizio Presutti. Il suo un ruolo primario nell'entourage della società, che con gli anni lo ha visto passare da giocatore della squadra a uomo mercato. Lavoro certosino il suo che in simbiosi con il presidente Sergio Presutti e il mister Massimo Castagnari e la dirigenza tutta, ha saputo costruire un'autentica macchina da competizione. Ripercorriamo con lui l'ultimo mese e  la stagione stessa, chiedendogli se era come se l'aspettava o se ha qualche rammarico. 

Mancano soli 90 minuti alla fine della stagione: qualche rammarico?
"Si mancano novanta minuti che potrebbero essere storici per noi. Non credo di avere nessun rammarico, se non nel periodo clou della stagione che ha coinciso con i quarti di coppa e con alcune partite importanti stagionali. Troppi infortuni e squalifiche hanno un po minato quel  periodo, in cui avere tutta la rosa a disposizione avrebbe significato forse una chance in più in coppa, e un finale meno al cardiopalmo".

Le ultime partite sono state le più  difficili, con le avversarie che non hanno mai giocato per il gusto di farlo, e a testimoniarlo anche un'espulsione inflitta alla CPC  nei minuti di recupero  col Corneto per salvarsi da un contropiede pericoloso.
"Le nostre ultime partite hanno dimostrato che nessuno ti regala nulla come è giusto che sia. Lo abbiamo fatto incontrando squadre che hanno giocato alla morte per battere la capolista e raggiungere i loro obiettivi. Siamo contenti così, perché è più bella la vittoria sapendo che nessuno ti ha regalato nulla".

Pochissimi rigori in questa stagione rispetto agli altri, eppur in area ci si arriva spesso e di falli se ne fanno.
"È vero. Nei calcioli statistici siamo quelli che hanno meno usufruito dei calci di rigore per vincere i sbloccare il risultato. Siamo una squadra che sta tanti minuti nelle aree avversarie, visti i gol e le occasioni che abbiamo avuto in questi mesi e forse qualche rigore ci manca. Se ne devo descrivere uno mi viene in mente quello contro la Guardia di Finanza, quando Vitelli al 15 è stato atterrato dal portiere e concederlo avrebbe significato indirizzare la partita in un altro modo. Ci sta che non vengano dati perché alla fine di un campionato le cose si compensano, anche se il dato fa riflettere e in special modo vedendo invece quanti ne sono stati concessi alla nostra inseguitrice per esempio. Nulla da obiettare comunque perché sicuramente c'erano tutti quelli concessi a loro favore".

Per chi  domenica possa pensare che sia  una passerella evidentemente non sa della lealtà  sportiva che albeggia dagli arbori di questa società.
"Non sarà sicuramente una passerella, l'ultima fatica che deriva da risultati strani che ci sono stati nelle ultime partite. Ci sono partite particolari che qualche dubbio hanno lasciato, però noi pensiamo che il calcio sia sempre il simbolo della lealtà e non vogliamo avere cattivi pensieri anche se qualche risultato ha stonato. Noi guardiamo a casa nostra e possiamo dire che a noi nessuno ci ha regalato nulla, così come è vero che il Ronciglione non verrà a fare la partita della vita ma non per regalarci qualcosa a noi ma perché hanno altri obiettivi e interessi a breve. Sarà per noi una partita difficile, per coronare un sogno lungo dieci anni".


Altre notizie
PUBBLICITÀ