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Matelica, la dg Nocelli a NC: "Valorizzeremo il territorio, la C mai in dubbio"

di Matteo Ponciroli

"La nostra iscrizione al prossimo campionato non è mai stata a rischio, le voci che dicono il contrario probabilmente arrivano da chi preferirebbe fosse così". Roberta Nocelli, direttore generale del Matelica, è intervenuta in esclusiva ai nostri microfoni, spiegando i progetti futuri del club biancorosso, e tranqullizzando ancora una volta tutti sulla tanto chiacchierata questione stadio.


Buongiorno direttore, innanzitutto le chiedo come sta procedendo la preparazione alla prossima stagione che vedrà il Matelica protagonista di un salto di categoria importante?
"Ci stiamo muovendo su tantissimi fronti. Il primo fra tutti è quello burocratico di trasformazione della nostra società, che per ovvi motivi diventerà Srl, come previsto dalla Lega Pro. Poi stiamo lavorando sul fronte organizzativo societario, quindi con la redazione del consiglio di amministrazione. Stiamo inserendo nuove figure anche all'interno dell'organigramma societario, valutando il segretario generale. Abbiamo confermato lo staff tecnico e inserito nuove figure anche dal punto di vista del settore giovanile. Abbiamo inserito l'addetto stampa. E l'allenatore insieme al ds stanno avendo  contatti con i futuri giocatori del Matelica".


Nelle scorse settimane ha tenuto banco la "questione stadio", ci sono aggiornamenti da questo punto di vista?
"Da questo punto di vista noi stiamo parlando e trattando, se si può dire così, con diverse realtà. Sia all'interno del territorio marchigiano che in regioni confinanti perchè la Lega Pro consente di avere una deroga anche fuori regione. Quindi noi stiamo tenendo aperti tutti gli scenari possibili. A breve dovremmo raggiungere degli accordi più precisi. Entro il fine settimana dovremmo avere la quasi certezza di dove giocheremo la prossima stagione. Comunque non chiudiamo nessuna porta perchè poi c'è anche la volontà di iniziare in modo serio e tranquillo. Di essere preparati per affrontare questa stagione nelle condizioni migliori e idonee. Non per fare i pendolari, altrimenti sarebbe un campionato inutile".


Quindi l'iscrizione alla Serie C non è a rischio...
"Assolutamente no, non è mai stata a rischio. Probabilmente qualche voce arriva da chi preferirebbe fosse a rischio. Però noi in qualsiasi comunicato che abbiamo fatto non abbiamo mai detto di avere difficoltà nel fare l'iscrizione. Abbiamo sempre valutato, facendo dei ragionamenti che poi alla fine, a distanza di due mesi, hanno fatto tantissime società. Anche lo stesso presidente della Lega Pro mi sembra che chieda venga inserito il credito d'imposta e l'apprendistato. Quindi i nostri dubbi, che sono societari e imprenditoriali, credo che siano poi i dubbi che attanagliano tutti, in primis chi ci rappresenta. Quindi tutto sommato, credo che non sia una linea di pensiero del Matelica ma una linea di pensiero generale dovuta alla crisi che ha colpito chiunque a livello mondiale".


Ad oggi allora, il Matelica con quali obbiettivi si presenterà all'inizio della prossima stagione?
"Il Matelica in dieci anni di storia con la famiglia Canil, più volte ha "rischiato" di vincere, anche se alla fine il campo ha sempre dato il proprio verdetto, lasciandoci talvolta un po' basiti. Perchè poi alla fine dispiace sempre rimanere a piedi dopo tanto lavoro fatto. La Serie C è un occasione che ci è capitata in un momento particolare, perchè il mondo è attanagliato dal Coronavirus, e tutti i giorni ascoltiamo di nuovi morti. Però abbiamo avuto questa occasione, e noi abbiamo sempre iniziato le stagioni con la volontà di fare bene, con obbiettivi importanti. Quest'anno lo faremo anche con l'idea di far crescere il territorio, calcisticamente parlando. Ci stiamo avvenendo di tantissime collaborazioni, con le società dei comuni limitrofi e del maceratese. Proprio per portare avanti il processo di calcio provinciale che avevamo iniziato già qualche anno fa. Ci sono tante perone che stanno lavorando su questo progetto, uno su tutti è Alberto Virgili, che si sta occupando di questi rapporti. L'altro è Stefano Serangeli, una figura che verrà presentata a breve. Stiamo intrattenendo rapporti appunto, per creare prima le basi per un calcio provinciale. Per quanto riguarda la prima squadra, la volontà è sempre quella di poter fare un campionato dignitoso, divertente, dove al primo posto comunque venga il rispetto della società, il rispetto del calciatore, e dei diversi ruoli. Poi il campo ci dirà se saremo stati bravi in questo esordio oppure no. Come matricola sicuramente faticheremo a inserirci nei palcoscenici del calcio professionistico. Ma è normale, una piccola realtà come la nostra dovrà guadagnarsi sul campo sia la stima che il rispetto, di società blasonate che da tempo fanno questo tipo di categorie. Però ci auguriamo di poter collaborare con tutte e di poter anche imparare qualcosa. Perchè in questo settore ci sono realtà che hanno un'esperienza maggiore della nostra".


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