Triestina, il ds Franco a NC: «Penalizzazione pesante, ma in campo i ragazzi sono encomiabili. L'ossatura c'è, ora serve l'impresa»
La stagione 2025/2026 della Triestina sta assumendo i contorni di un vero e proprio romanzo sportivo, denso di colpi di scena e sacrifici. La realtà del campo racconta di una squadra che ha saputo conquistare 13 punti, un bottino che la vedrebbe in piena zona playoff, a pari merito con Renate, Trento e Dolomiti Bellunesi. La giustizia sportiva, tuttavia, ha riscritto la classifica, portando il club alabardato all'ultimo posto del Girone A di Serie C con un pesantissimo -10, a causa di una penalizzazione lievitata fino a 23 punti totali.
Questa situazione straordinaria ha portato anche a un recente cambio di guida tecnica, con il nuovo proprietario, Zelenovic, che ha optato per l'esperienza e la conoscenza di Attilio Tesser, richiamato sulla panchina per cercare di risollevare le sorti di un ambiente complesso ma desideroso di riscatto.
Per fare il punto della situazione in casa Triestina, abbiamo contattato il direttore sportivo, Michele Franco, che ha analizzato a fondo il momento della squadra, la gestione delle difficoltà extra-campo e le prospettive future. Franco ha espresso grande fiducia e orgoglio per l'impegno dei suoi ragazzi, pur riconoscendo la doccia fredda dell'ultima sanzione.
Sulla reazione della squadra alle difficoltà e l'ultima penalizzazione:
«La squadra, nonostante tutte le situazioni che conosciamo, ha sempre dimostrato sul campo un grande senso di appartenenza fin dall'inizio dell'anno. Sono stati bravi a isolarsi e a lasciare fuori tutto ciò che stava accadendo. Sul campo abbiamo conquistato 13 punti, e non posso assolutamente dire nulla ai ragazzi. Anzi, posso solo fargli i complimenti, perché a volte, in situazioni così difficili, non è facile riuscire a isolarsi e a fare bene in campo.
Sapevamo che sarebbero arrivati altri punti di penalizzazione, non sapevamo di preciso quanti. Sinceramente speravamo che ne arrivasse qualcuno in meno. Siamo rimasti un po' sorpresi in negativo. Chiaramente il deferimento c'era, quindi eravamo consapevoli di una sanzione, però c'è sempre un range di punti, da un minimo a un massimo, e speravamo in qualcosa di meno pesante.»
Sulla mentalità necessaria per affrontare la classifica anomala:
«Fin dal primo giorno sapevamo di queste difficoltà e abbiamo lavorato in funzione di ciò, cercando di non guardare la classifica, ma di pensare partita dopo partita. Io ho sempre detto ai ragazzi di vedere la classifica senza i punti di penalizzazione, perché a livello visivo aiuta a non abbattersi. Dobbiamo continuare a capire che dobbiamo compiere qualcosa di straordinario, e bisogna metterci il massimo impegno e abnegazione, cercando di vincere contro chiunque.»
Sull'ossatura della squadra e i calciatori più utilizzati:
«Matosevic, Moretti, Jónsson, Anzolin e Ioniță sono chiaramente i calciatori che hanno giocato di più. Anche Silvestri, arrivato all'ultimo giorno di mercato, è un elemento importante per noi. Devo dire però che i nomi citati sono i calciatori che stanno giocando maggiormente, che hanno molta più esperienza e, quindi, sono l'ossatura della squadra. Ma per fare una grande cosa, come quella che ci aspetta, c'è bisogno di tutti, non solo dei singoli calciatori. Dobbiamo essere un blocco unico che rema tutto dalla stessa parte.»
Sul prossimo match contro il Brescia:
«Parliamo di una delle favorite per vincere il campionato. È una società importante, che ha l'obiettivo di salire, quindi sarà una gara molto difficile. Noi, come facciamo con tutti, ci giocheremo la partita fino in fondo, sapendo che affrontiamo una squadra con valori importanti per la categoria. Sarà una gara difficile che affronteremo con spirito di gruppo, intensità e voglia di fare risultato.»