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Valdichienti di lusso: c’è anche Borghetti

di Davide Guardabascio

Ci sarà anche Alessandro Borgese, ultimo grande colpo del Valdichienti Ponte, alla presentazione di stasera alle 20.30 che si terrà alla pineta di Monte San Giu­sto. Un Valdichienti Ponte che per il centrocampo si è affidato alla qualità e all’esperienza di Borgese, reduce dalla positivis­sima annata in D con il Porto Sant’Elpidio. Il giocatore 35en- ne disputerà la sua seconda sta­gione in Eccellenza dopo quella con il Fabriano Cerreto di due anni fa, perché nel suo passato mai era sceso così in basso con­siderati i vari campionati in Se­rie D con Matelica, Samb e Pe­rugia, ma anche tantissima CI e C2 con Ancona, Chieti, Foligno, Sassuolo e Monza.

Il tecnico Luigi Giandomenico ha così il faro che illumina il centrocam­po, per una squadra che sta na­scendo sotto ottimi auspici con­siderati i nuovi volti arrivati, ad iniziare dagli attaccanti Roman Chornopyschuk e Federico Pal­mieri, dei difensori Nicolò Ar­mellini, Michelangelo Monaco e Nicolas Monserrat, del centro­campista Nicola Gagliardini e del portiere Simone Tavoni, che vanno ad aggiungersi ai ri- confermati Edoardo Tartabini, Andrea Lattanzi e Elia Ciucci. Probabilmente non sono finiti con Borgese gli arrivi: per la fa­scia sinistra si parla di Jacopo Stortini, 22 anni, reduce dal bel
campionato con il Castelfidar- do, ma che nonostante la giova­ne età vanta anche due stagioni in Promozione e due in Eccel­lenza con il Porto Sant’Elpidio. Un giocatore già bello che roda­to, di indubbio valore.

Un ruolo importante

Arrivasse anche lui sarebbe co­me mettere l’accento su una campagna acquisti di primissi­mo ordine, per una squadra che potrà recitare un ruolo im­portante in un campionato che si preannuncia avvincente vi­sta la presenza di grossi club co­me Anconitana, Vigor Senigal­lia, Biagio Nazzaro, .lesina, sen­za tralasciare l’ambizioso Atle- tico Ascoli e il Montefano dell’accoppiata Mastronun- zio-Jachetta. La parola d’ordi­ne comunque per la triade diri­genziale formata da Marco Paz­zarelli, Claudio Bordoni e Dino Rossi è di ben figurare. C’è da scommetterci che sarà così.


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