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San Colombano, Cornaggia: «Stop ai dilettanti provvedimento senza logica»

di Nicolas Lopez

Continuano le polemiche dopo le recenti decisioni assunte dalla Regione Lombardia per contenere al diffusione del covid-19. Decisioni che hanno investito pesantemente anche il calcio dilettantistico.

Al coro delle critiche si aggiunge la voce di Tino Cornaggia, amministratore delegato del San Colombano: «Dopo la bella prestazione della nostra squadra nella partita sfortunatamente persa con il Città di San Giuliano, tutto il calcio in generale e le nostre squadre subiscono i danni peggiori dalla chiusura disposta dalla Regione Lombardia. Un provvedimento senza logica e buon senso, contraddittorio, una assurdità, che va a colpire in modo sconsiderato tutti i giovani che hanno nello sport uno “sfogo” comunque protetto e a tutela della loro salute. Ma la politica, in questa e altre circostanze, è capace solo di colpire e reprimere senza validi motivi l’aspetto più appariscente e indifeso che è rappresentato dall’attività calcistica con gravissimi danni per il mondo giovanile, per le famiglie e per le società dilettantistiche come la nostra. Vediamo se l’ordinanza verrà modificata o se occorrerà aspettare il 6 di Novembre per verificare se ci sarà il prosieguo dell’attività. Ricordiamo ai politici del governo, regionali e comunali, che il calcio (come tutti gli altri sport) non è la causa di diffusione del covid-19, ma è una prevenzione per i giovani impegnati seriamente nell’attività sportiva, grazie alle tantissime associazioni dilettantistiche come la nostra che hanno investito migliaia di euro per preservare la salute dei propri atleti, oltre all’impegno personale di tantissimi allenatori, dirigenti e collaboratori».


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