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Rugby allo Scopigno, disappunto Rieti: «Stadio negato, tuteleremo i nostri diritti»

di Anna Laura Giannini

La FC Rieti 1936 alza le barricate e dice no all'utilizzo dello Stadio "Manlio Scopigno" per ospitare l'incontro di rugby Italia XV-Scozia A, previsto per il 6 febbraio 2026. Una decisione che il club calcistico definisce "gravemente lesiva" dei propri diritti contrattuali e che rischia di aprire un contenzioso con le istituzioni locali e gli organizzatori dell'evento rugbistico.

La società, concessionaria dell'impianto sportivo reatino, ha diffuso una nota ufficiale nella quale esprime "grande sorpresa e profonda disapprovazione" per la programmazione della partita, calendarizzata nella stessa giornata in cui la prima squadra gialloblu dovrà disputare un match di cartello del campionato di Eccellenza.

Al centro della controversia c'è l'interpretazione del regolamento di concessione dello stadio. Secondo quanto sottolineato dalla FC Rieti, il contratto che disciplina la gestione dell'impianto "stabilisce chiaramente che ogni evento debba essere autorizzato dalla FC Rieti, riconoscendo priorità all'attività calcistica ufficiale". Un principio che, secondo il club, sarebbe stato "gravemente disatteso" nella decisione di confermare l'evento rugbistico.

La società calcistica fa sapere di aver già manifestato formalmente la propria contrarietà all'utilizzo dello stadio per quella data, comunicandola direttamente all'assessore Mestichelli e a Maurizio Amedei. Una posizione, tuttavia, che risulterebbe essere stata "ignorata" dai destinatari della comunicazione.

Nel documento diffuso dal club viene anche precisato che "l'incontro coinvolge selezioni di secondo livello e non rappresenta un test match ufficiale delle prime nazionali". La FC Rieti tiene a sottolineare questo aspetto pur riconoscendo "il valore sportivo dell'evento", evidentemente nel tentativo di ridimensionare la portata della manifestazione rispetto all'impegno agonistico della propria squadra nel campionato regionale.

Un altro elemento centrale nella posizione assunta dalla società calcistica riguarda la gestione economica e manutentiva dell'impianto. La FC Rieti ricorda infatti come "da tre anni cura direttamente la manutenzione dell'impianto e del manto erboso, sostenendo costi e responsabilità rilevanti".

Secondo il club, un recente intervento di manutenzione sul terreno di gioco rischierebbe di essere vanificato proprio dallo svolgimento di una partita di rugby in pieno periodo invernale. Le preoccupazioni riguardano "inevitabili danni al campo" che potrebbero compromettere le successive gare casalinghe della squadra di calcio, con potenziali ripercussioni sia sportive che economiche per la società concessionaria.

La FC Rieti solleva inoltre una questione di natura organizzativa legata alle normative della Federazione Italiana Giuoco Calcio. Secondo quanto affermato dal club, "le normative federali limitano inoltre fortemente la possibilità di rinviare la partita di Eccellenza", rendendo qualsiasi ipotesi di spostamento della propria gara "complesso e poco rispettoso nei confronti di tifosi e abbonati".

Un argomento che evidenzia come la sovrapposizione delle due manifestazioni sportive crei non solo un problema logistico, ma anche potenziali disagi per la tifoseria locale e per chi ha già acquistato abbonamenti stagionali per seguire le partite casalinghe della squadra.

Alla luce di tutte queste considerazioni, la posizione della FC Rieti appare netta e senza margini di trattativa. La società "conferma il proprio DINIEGO all'utilizzo dello Stadio 'Manlio Scopigno' per l'evento di rugby del 6 febbraio 2026" e annuncia che "tutelerà in ogni sede i propri diritti, a difesa dell'attività sportiva, dell'impianto e del rispetto dovuto a tesserati, tifosi, sponsor e città".

Un'affermazione che lascia intendere la possibilità di ricorrere anche alle vie legali qualora la partita di rugby dovesse essere confermata senza il consenso del concessionario dello stadio.

Il comunicato si chiude con una dichiarazione dal forte valore simbolico: "Lo Stadio 'Manlio Scopigno' è e deve restare la casa del calcio reatino". Una frase che sintetizza la visione della FC Rieti sul ruolo e sulla destinazione d'uso prioritaria dell'impianto sportivo cittadino, rivendicando una sorta di "primazia" del calcio rispetto ad altre discipline sportive.

La vicenda apre ora diversi interrogativi sul futuro dell'evento rugbistico e sulla possibilità di trovare una soluzione che possa contemperare le esigenze organizzative della manifestazione con i diritti contrattuali del concessionario dello stadio. Resta da vedere se le istituzioni locali e gli organizzatori dell'incontro Italia XV-Scozia A troveranno una sede alternativa o se tenteranno di mediare con la società calcistica per superare lo stallo.


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